Fabio Fognini non può nascondere la delusione e ammette senza timore: per lui è stata una pugnalata, non ricapiterà più
La Davis come pallino che non passa mai di moda, la voglia di tornare a fare bene in un grande torneo, ma anche la consapevolezza che la carriera ha imboccato il tratto finale.
Fabio Fognini sta preparando il suo 2023 e lo fa con alcuni punti fermi, ma anche con la voglia di dimostrare che il suo tennis può ancora essere efficace. Per farlo punta tutto sullo stato di forma, consapevole che il fisico sia fondamentale per chi, come lui, ha raggiunto un’età in cui parlare di ritiro non è sicuramente precoce. Il tempo scorre, ma il tennista ligure si vede ancora in campo per 2-3 anni e poi sarà sempre tennis, ma non come allenatore: Fognini vuole scovare i giovani talenti in giro per l’Italia e il mondo.
Intanto ha un rammarico che non riesce a mandare giù e lo dice in maniera abbastanza chiara nel corso di un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’: per lui è stata una vera e propria pugnalata.
Fognini, rammarico Davis: “Occasione che non si ripresenterà”
Il riferimento, neanche a dirlo, è alla Coppa Davis: la semifinale persa contro il Canada brucia ancora e Fognini non nasconde un certo rammarico per quanto accaduto a Malaga. Si parla del doppio giocato con Berrettini e non con Bolelli, solitamente suo compagno in Nazionale. Una scelta molto criticata e che il tennista di Sanremo commenta così: “Con il senno di poi è facile criticare – le sue dichiarazioni –. Per me l’ideale sarebbe stato giocare con Simone e magari il giorno dopo con Sonego“.
Lo stesso Fognini racconta che Musetti non avrebbe potuto fare meglio perché dopo il singolo “era molto nervoso” e si lascia andare alla rimpianto: “Nello spogliatoio avremmo potuta gestirla meglio. Certo, ho visto passare davanti un’occasione che non so se ricapiterà. Quest’anno la Spagna aveva perso e la Russia non c’era. Uscire così – ammette – è stata una pugnalata“.
Coppa Davis a parte, Fognini ha ancora voglia di mettersi in discussione e ha un obiettivo importante: “Vorrei rientrare tra i primi 50 – dice l’attuale numero 55 del ranking ed ex numero 9 – e giocare grandi tornei“.
Fognini, la commovente lettera alla nonna
Tennis a parte, Fabio Fognini nei giorni scorsi ha subito una grave perdita: la morte della nonna. A lei il tennista ha voluto dedicare una commovente lettera sui social, in cui ha raccontato il rapporto speciale che c’era tra loro. “Sei stata una nonna che tutti i nipoti sognerebbero – scrive -, sempre presente, sorridente, determinata“. E poi ancora: “Anche se sono diventato credo ancora nelle favole. Hai aspettato che tutta la famiglia fosse presente, tutta unita, per far sì che venissimo tutti insieme a salutarti“.
Un saluto che diventa un buon viaggio: “Ora fa ciò che hai sognato e detto a mamma, vola in alto e stringi tanto Nonno Gino“. E infine: “Ai tuoi nipotini ci penseremo noi, mostrandogli tutto l’amore del mondo. Ciau Roland – il commiato di Fognini alla cara nonna – fai buon viaggio“.