Una leggenda del tennis ha descritto uno scenario particolare per Djokovic, che si sta preparando all’Australian Open.
È sempre più vicino l’appuntamento clou di inizio stagione. Lunedì 16 gennaio, infatti, a Melbourne Park prenderà il via l’Australian Open, primo Slam della stagione 2023 con tantissimi motivi di interesse alla vigilia, nonostante siano ancora in corso alcuni tornei preparatori in Australia, tra i quali la United Cup.
Tornerà in auge dunque l’annoso dibattito sul GOAT e sulla corsa al giocatore più vincente nei Major, che coinvolge Rafael Nadal, attualmente a quota 22, e Novak Djokovic, invece a quota 21 dopo la vittoria di Wimbledon lo scorso luglio, ma senza aver poi potuto giocare lo US Open nel mese di settembre.
La sfida sarà acerrima all’Australian Open, anche perché ci sarà il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz, ancora ai box in questo inizio di stagione, ma soprattutto perché – nel 2022 – Djokovic non poté giocare il torneo a causa della revoca del proprio visto dopo la mancata vaccinazione contro il COVID-19. Un evento che gli ha impedito di inseguire il decimo titolo nello Stato del Victoria, obiettivo che però proverà a centrare nel 2023.
La sua storia a Melbourne, in fondo, suggerisce, a molti addetti ai lavori e grandi della storia del gioco, che sia proprio il serbo il grande favorito per vincere il torneo. Al coro, in effetti, si è unito anche l’ex numero 1 ATP Mats Wilander, che ha “dipinto” uno scenario davvero felice per i tifosi del 21 volte campione Slam.
Djokovic, l’ex numero 1 ci crede: “Sarebbe una grande rivincita”
“Penso che Novak Djokovic sia il grande favorito agli Australian Open per una serie di motivi – ha evidenziato lo svedese -. Una delle ragioni è che ha vinto questo torneo in nove occasioni ed è la superficie ideale per il suo tipo di gioco. Non ha alti e bassi“, ha poi continuato”. “Alcuni giocatori sono molti pronti, mentre altri non lo sono. Djokovic è sempre pronto“.
Da non sottovalutare, poi, c’è l’aspetto mentale, che spesso per lui e Nadal (sempre affamati di vittorie) ha marcato una differenza sostanziale rispetto a tutta la concorrenza, anche quella più giovane. “Vincere a Melbourne sarebbe una bella rivincita per Novak dopo i fatti dell’anno scorso. Inoltre, aggancerebbe Nadal a quota 22 Slam. Sarebbe fondamentale per Djokovic, visto che Nadal proverà sicuramente a sparare un’ultima cartuccia a Parigi“.
La concorrenza dei più giovani: con Alcaraz c’è anche Musetti
Ovviamente, l’impresa non sarà facile, e questo lo sa anche il fenomeno di Belgrado, che ad Adelaide ha risposto chiaramente ad una domanda sulla NextGen, ponendo dunque l’accento su quanto questi possano essere pericolosi, già oggi, nei grandi tornei, come accaduto a lui stesso, in finale a Parigi-Bercy, contro Holger Rune.
Il numero 5 del mondo si è in effetti soffermato proprio sul danese, e certamente anche sul numero 1 Carlos Alcaraz: “Ciò che Alcaraz ha fatto la scorsa stagione è stato estremamente impressionante e storico per il nostro sport, quindi merita elogi, senza dubbio“, ha chiarito in conferenza stampa.
Poi però ha menzionato anche altri due nomi molto importanti, a suo modo di vedere, tra i giovanissimi. “La gente forse non parla tanto di Felix Auger-Aliassime perché è in giro da un po’ più di tempo, ma penso che meriti di essere in questa conversazione. Infine, ha menzionato Lorenzo Musetti, “che sta mettendo insieme il suo gioco e “guadagnando più fiducia“. Un bellissimo attestato di stima per l’azzurro, che spera proprio di stare al passo con i suoi rivali più giovani.