Il messaggio del tennista è perentorio: “Mi ha davvero stufato”, il giovane campione va su tutte le furie
Un 2022 da incorniciare per Holger Rune, sicuramente tra le più grandi rivelazioni dell’anno solare che si avvia alla conclusione. Poco più che 19enne, ha chiuso la classifica all’11mo posto, ad un passo dalla top 10; un risultato eccezionale che lo inserisce di diritto tra i migliori giovani dell’anno, probabilmente in seconda posizione alle spalle dello spagnolo Carlos Alcaraz, numero uno del mondo.
Nel suo 2022, peraltro, Rune si è anche regalato una vittoria di prestigio, il Masters 1000 di Parigi-Bercy, in una finale vinta peraltro in rimonta contro Novak Djokovic, tra i migliori tennisti in attività. Il ragazzo è ora già concentrato al 2023 ed ha toccato anche il tema sempre più ricorrente del GOAT del tennis. Chi è il migliore tra Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic? “Su questo argomento onestamente non penso nulla, odio questo dibattito sul GOAT” le parole di Rune riportate da Tennis World Italia.
Il giovane tennista danese ha poi proseguito con le sue argomentazioni, dimostrando di avere le idee ben chiare in merito. “Parlano di chi ha conquistato più titoli del Grande Slam oppure di chi ha vinto più titoli o chi è stato al primo posto per più tempo ma alla fine – ha ammesso Rune – sono incredibili tutti questi atleti“.
Un vero e proprio elogio ma anche di ammirazione nei confronti del Trio. “In questo sport hanno centrato storici traguardi ed hanno fatto da guida, trasportando verso il tennis tanti giovani” ha ammesso.
“I record – ha poi aggiunto – vanno battuti e noi lavoriamo con lo scopo di riuscire a superarli. Credo che per il futuro di questo sport abbiano fatto qualcosa di positivo che in futuro servirà a contribuire ad alzare il livello del tennis“. “Penso – prosegue – che sia stato altissimo il livello mostrato da tennisti come Roger, Novak, Rafa” ha proseguito, inserendo nella lista anche Andy Murray, “e rappresentano la motivazione per cui vi è una crescita costante della NextGen“.
Rune, peraltro, ha voluto focalizzare l’attenzione anche verso il 2023, mostrando timore ma anche rispetto nei confronti di Djokovic e Nadal, ancora in attività. “Atleti come loro anche nella prossima stagione possono lottare per la conquista dei titoli del Grande Slam ed aiutano ad innalzare l’asticella“.
Se il 2022 gli ha regalato il Masters 1000 di Parigi-Bercy ma anche la top 10 raggiunta lo scorso novembre (attualmente è 11mo), i tornei del Grande Slam non gli hanno riservato particolari gioie.
Il miglior piazzamento è stato al Roland Garros, quando ha raggiunto i quarti di finale battuto da Casper Ruud dopo aver eliminato, nel turno precedente, Tsitsipas, numero 4 al mondo; agli US Open la sua corsa si è fermata al terzo turno. A Wimbledon ed agli Australian Open, invece, non è andato oltre il primo turno.
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