Djokovic è già atterrato in Australia da qualche giorno. Ora però, è arrivata anche una grande novità che riguarda il suo staff.
La settimana prossima, all’ATP 250 di Adelaide, Novak Djokovic farà il suo esordio per la stagione 2023. Un’annata che parte sotto i migliori auspici dopo che – nell’ultimo impegno di questo anno solare – il serbo aveva battuto Casper Ruud, aggiudicandosi il sesto titolo (record condiviso con Roger Federer) alle ATP Finals.
Ora, l’obiettivo è però ancora più grande. Ed è quello che, causa forza maggiore, il trentacinquenne non aveva potuto inseguire lo scorso anno. Da qualche giorno, infatti, è arrivato in Australia, dalla quale lo scorso anno era stato allontanato dopo la revoca del visto. Ovviamente, i pensieri vanno tutti all’agognato decimo titolo all’Australian Open, al via il 16 gennaio.
Il tennista di Belgrado, effettivamente, non può che partire tra i favoriti per la conquista del primo Slam dell’anno, nel quale non perde un match dal 2018. Nella terra dei canguri, infatti, i suoi successi sono stati una costante, a dispetto di tutto il tempo passato e le cose cambiate attorno a lui. E Djokovic dovrà provarci anche quest’anno, dato che a Melbourne Park ci sarà una grossa novità nel suo staff.
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Il numero 5 del mondo sta ultimando la preparazione e ad Adelaide, dove già vinse nel 2007, correrà per il 92esimo titolo in carriera, che gli permetterebbe di agganciare Rafael Nadal. Un aggancio che spera di concretizzare poi anche all’Australian Open, eguagliando il record di 22 Major vinti dallo spagnolo.
Per riuscirci, certamente, conta ogni dettaglio, anche dal punto di vista fisico ed a maggior ragione data l’età. Il suo corpo, che negli anni è stato una perfetta macchina da tennis, va messo nelle migliori condizioni possibili in Australia. Ad aiutarlo, però, non ci sarà un membro importante del suo staff come il suo fisioterapista Ulises Badio, dal quale Djokovic si è separato.
Lo ha riferito proprio ieri Sasa Ozmo, per Tennis Majors. Con il campionissimo allenato da Goran Ivanisevic, infatti, ci sarà da ora l’italiano Claudio Zimaglia. Quest’ultimo, che stava anche lavorando con Brandon Nakashima, è rinomatissimo per il lavoro al Piatti Tennis Center. E prima della separazione a fine gennaio, si ricorda, era stabilmente all’angolo di Jannik Sinner.
Badio come Vajda: gli ultimi grandi cambiamenti nel suo box
Si tratta del secondo cambiamento importante, in relativamente poco tempo, nello staff del nove volte campione a Melbourne. Dallo scorso anno, lo aveva abbandonato definitivamente lo storico allenatore Marian Vajda, sostituito in pianta stabile dal già presente Ivanisevic.
Ora, invece, tocca a Badio, figura chiave per rendere Djokovic straordinariamente efficiente dal punto di vista fisico anche oltre i 30 anni. Tuttavia, anche Zimaglia non è di certo il primo che passa. Resta dunque da attendere l’esordio del serbo ad Adelaide, anche per capire se rilascerà qualche dichiarazione in merito.
Curiosamente, in questo modo Djokovic si presenterà all’Australian Open con una novità più o meno grande nel suo box. Anche Nadal, d’altronde, ha annunciato la separazione dallo storico secondo allenatore, Francisco Roig, e sarà ora seguito dall’argentino Gustavo Marcaccio.
