Pelé, spunta un retroscena che nessuno conosceva: “Acquistato da una Big di Serie A”. O Rei avrebbe potuto giocare nel nostro campionato
Il più grande giocatore di tutti i tempi, assieme a Maradona, ci ha lasciato nelle scorse ore a 82 anni. Spuntano retroscena interessanti su quella che fu la sua meravigliosa carriera sportiva.
Se n’è andato all’età di 82 anni il più grande giocatore di tutti i tempi, numeri alla mano. La disputa con Maradona (ora con Messi) non avrà mai risposta certa, figlia di comprensibili fazioni affettive. Quello che resta inequivocabile sono i 3 Mondiali vinti (2 da assoluto protagonista) e i 1286 gol. Come Pelé, appunto, nessuno mai.
O Rei ha saputo trasmettere al suo popolo una gioia tracimante attraverso il calcio. La sua passione per questo sport, iniziata da giovanissimo, ha trascinato un popolo oltre le proprie difficoltà e disgrazie quotidiane. Svezia ’58, Messico ’70, i suoi capolavori, gemme incastonate nella storia del pallone. Poi molto altro, lo sbarco in America, il cinema (Fuga per la Vittoria al fianco di Stallone e Michael Caine nel 1981) e il ruolo nella FIFA.
La figlia Kely Nascimento non l’ha lasciato mai solo, fino agli ultimi istanti trascorsi all’interno dell’ospedale Albert Einstein di San Paolo. Giorni difficilissimi, con il tumore al colon che purtroppo ha avuto la meglio dopo anni di battaglia. Qatar 2022 poteva essere la dedica che tutti i brasiliani sognavano, Neymar in primis, e invece non sono bastati gli auguri di Pelé a far vincere la Seleçao.
Il mondo ha riscoperto il mito mai appannato del primo numero 10 della storia, colui che ha dato un senso diverso a questo ruolo. Né punta né trequarti, uno e tutto, uomo squadra e fantastico solista. “La Regina d’Inghilterra era Pelé“ come cantava Antonello Venditti, in riferimento a quel Mondiale del ’66 in cui dovette stare a guardare perchè infortunato. In quegli anni, il fenomeno brasiliano era nel pieno della sua maturità sportiva e sarebbe anche potuto sbarcare in Italia. Il Santos, sua storica squadra, ne stava trattando la cessione all’Inter.
A svelare il clamoroso retroscena è stato proprio Massimo Moratti, figlio del presidentissimo Angelo, fautore con Herrera della Grande Inter.
In un’intervista di qualche tempo fa a La Gazzetta dello Sport, l’ex numero uno dei nerazzurri dichiarò: “Fu l’Inter il primo club europeo ad avere in mano quel campionissimo. Ricordo perfettamente che avevamo preso Pelé per la stagione 1958-59, lui era il ragazzino capace di stupire il mondo in Svezia, papà scattò subito e se lo assicurò, anticipando altre società interessate”.
“Contratto regolare, firmato e solo da depositare. Però quando la cosa divenne di dominio pubblico in Brasile, la gente si scatenò contro i dirigenti. Non era più un affare calcistico ma un caso di coscienza, una questione nazionale e così papà stracciò quel contratto“.
Peccato, avremmo potuto accogliere nella nostra Serie A, prima di Maradona, anche il suo alter ego.
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