Matteo Berrettini ha parlato alla vigilia del debutto nella United Cup in cui difenderà i colori dell’Italia con Musetti, Trevisan e Bronzetti
Con il 2022 ormai alle spalle, Matteo Berrettini è pronto a rimettersi in gioco nella nuova stagione tennistica, a partire dalla United Cup, torneo tra nazionali a squadre miste che mette in palio un ricco montepremi complessivo di 15 milioni di dollari e 500 punti utili per le classifiche Atp e Wta per i giocatori del team vincente.
L’Italia, dal canto suo, può contare su un bell’affiatamento di gruppo, testimoniata dalle parole dei suoi protagonisti alla vigilia del via della manifestazione. “Sarà una competizione dura sin dalle prime battute – ha detto Musetti –. Abbiamo una buona squadra, un capitano forte e penso che possiamo fare bene. Ne siamo fiduciosi. Non vediamo l’ora di andare a Sydney e provare a sollevare il trofeo“.
Ambizione e fiducia, due ingredienti che a questo livello non devono mai mancare. Ma nelle competizioni a squadre, è molto importante poter contare anche su un gruppo unito e coeso, indispensabile per poter vincere e che, secondo Berrettini, agli azzurri non manca per una serie di motivi.
Matteo Berrettini, l’unione fa la forza
“Prima di tutto, è fortuna, alcuni ragazzi sono semplicemente forti – le parole del romano – Abbiamo sempre avuto grandi talenti. Ora lavoriamo in un’altra direzione. Sono le nostre mentalità ad essere diverse“. Le stesse che li avrebbero portati a migliorarsi: “C’è una competizione sana tra di noi che ci porta sempre a fare meglio. Sono tutti bravi ragazzi e ci aiutiamo a vicenda per raggiungere il nostro livello migliore. Avere ragazzi come Lorenzo, Jannik, Sonego, per me è una fortuna“.
Per ultimo, ma non per importanza, la Federtennis: “Poi ci sono i meriti della Federazione – spiega Matteo –, che ha saputo cambiare il modo in cui lavorare e questa cosa mi ha aiutato molto“.
Alle sue parole, fanno eco quelle di Trevisan, che ribadisce come la squadra sia ben affiatata. “Ci conosciamo tutti e siamo una grande squadra. Stiamo imparando ogni giorno da tutti e soprattutto stiamo bene insieme” ha detto.
United Cup, l’esordio dell’Italia
L’Italia ha esordito all’alba di giovedì 29 dicembre a Brisbane giocando i primi due incontri della fase a gironi che la vede contrapposta al Brasile. Nel primo match, a scendere in campo è stata Martina Trevisan che, però, non è riuscita ad imporsi contro Beatriz Haddad Maia, numero 15 del ranking Wta (2-6 0-6).
Nella partita successiva, è toccato invece a Lorenzo Musetti prendersi la scena, sconfiggendo Meligeni Alves con un risultato di 6-3 6-4. Il carrarese ha quindi riportato la sfida contro i sudamericani in una situazione di pareggio. Venerdì sarà poi il turno di Lucia Bronzetti e Matteo Berrettini, che hanno la possibilità di archiviare la pratica senza passare dal match di doppio, previsto in caso di 2-2.
Dopodiché, l’Italia tornerà in campo il 2 e il 3 gennaio per la sfida contro la Norvegia di Casper Ruud, numero 3 del mondo. Sarà un altro test importante per gli azzurri non solo per sperare di vincere la United Cup, ma altresì per guadagnare fiducia in vista dei prossimi impegni individuali.