Le parole spaventose di Lewis Hamilton dopo la sua ultima annata turbolenta in Mercedes. Un paragone quasi esoterico che ha fatto ben capire quali fossero i reali problemi della sua vettura nel 2022.
La stagione automobilistica appena conclusa è stata la peggiore nella carriera di Lewis Hamilton. Il pluricampione del mondo di Formula 1 ha sofferto i difetti di scuderia e soprattutto la crescita di alcune vetture rivali.
Mai da quando bazzica nel mondo della F1 correndo per McLaren e Mercedes, Hamilton aveva ottenuto un sesto posto nella classifica piloti finale. Neanche quando era agli esordi, visto che si dimostrò immediatamente un fuoriclasse, ottenendo successivamente ben 7 successi mondiali personali.
Lo stesso Hamilton, in una intervista rilasciata di recente, ha parlato degli ampi difetti della monoposto W13, che avrebbe dovuto sancire il suo ritorno ai vertici dopo lo scivolone del 2021, invece la Mercedes è andata ancora peggio: neanche un GP vinto durante l’ultima dolorosa annata.
Queste le parole del pilota britannico, che ha utilizzato anche termini forti e persino esoterici per spiegare le cattive sensazioni dell’ultima stagione.
“Il primo grande passo è stato Barcellona, il primo indizio che la macchina aveva maggiore potenziale di quello che stava esprimendo. Si è rivelato un po’ un’illusione: la vettura andava bene lì, ma le gare successive sono state difficili. Era come se ci fosse un fantasma nella macchina, che continuava a tornare. Ma poi c’è stata la Francia e ci è sembrato un buon passo avanti, abbiamo ottenuto il nostro primo doppio podio della stagione. Ad Austin, poi, l’aggiornamento ha funzionato bene. Ho sempre saputo che potevamo farcela, non l’ho mai dubitato, ma ci sono stati molti tentativi e fallimenti quest’anno. Ci sono state volte in cui abbiamo apportato aggiornamenti che non hanno funzionato, altre in cui abbiamo provato cose diverse che non ci hanno fatto andare forte. Ho provato tante cose e ho fallito tante volte, ma attraverso questo si impara e si cresce“.
Hamilton insiste: “Quest’anno abbiamo dovuto abbattere l’ego e rafforzare le nostre relazioni. Da questo punto di vista, siamo migliorati. È stato un anno molto difficile per tutti. Per me è stato impegnativo in modi che non mi aspettavo, ma sono grato per questo. Quest’anno ho avvertito una crescita maggiore come uomo, in termini di forza interiore, rispetto a molti altri anni“.
Il fantasma di cui ha parlato Lewis Hamilton sarebbe il cosiddetto porpoising. Un fenomeno oscillatorio delle vetture di Formula 1 che si nota sul rettilineo e che è stato sottovalutato da diverse scuderie, in primis da Ferrari e Mercedes.
Un fenomeno che la Mercedes stessa ha faticato a risolvere con espedienti tecnici. Hamilton ha letteralmente dovuto combattere contro la sua stessa monoposto e ciò ha rallentato la rincorsa del pluricampione verso i primi posti. Lo stesso Hamilton ha annusato la vittoria a Zandvoort, Austin, Città del Messico e Interlagos, ma per vari motivi ha dovuto chinare il capo.
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