Nel 2023 un grande ritorno si vedrà sui campi da tennis: l’annuncio del suo allenatore pone ufficialmente fine ad un lungo calvario.
Il 2022 è stata una stagione contrassegnata da importanti ritiri in campo maschile. Su tutti il leggendario Roger Federer, con l’indimenticabile tributo della O2 Arena di Londra durante la Laver Cup. Non vanno tralasciati, in ogni caso, anche due ex Top-10 del calibro di Gilles Simon e Jo-Wilfried Tsonga.
Della generazione dei giocatori nati negli anni Ottanta, c’è ovviamente chi riesce però a resistere, ad altissimi livelli, al ricambio generazionale. È il caso di Novak Djokovic e Rafael Nadal, capaci di vincere anche dei Major nella stagione appena finita (lo spagnolo addirittura due).
Nel loro momento d’oro, infatti, i Big 3 hanno privato di molti importanti successi i giocatori vicini a loro d’età, vale a dire quelli nati nella prima parte degli anni Novanta, che considerata nella sua totalità ha portato a casa un solo Slam con Dominic Thiem. Nonostante questo, la passione non è mai mancata ad ognuno di loro. Anzi, il 2023 dovrebbe vedere il ritorno in campo di un altro importante rivale di Federer, Nadal e Djokovic, che ha vissuto enormi difficoltà.
Tennis, l’ex finalista di Wimbledon è pronto a tornare: la conferma del coach
Sono tanti i giocatori che hanno sfiorato in effetti il punto più alto della classifica, in diversi momenti. Uno di questi, considerando la sua finale persa a Wimbledon, è arrivato davvero vicino ad entrare nell’Olimpo del tennis vincendone il torneo più ambito. Stiamo parlando del canadese Milos Raonic, nato proprio a dicembre del 1990, ex numero 3 del mondo.
Il gigante di Podgorica, ai Championships del 2016, era stato sconfitto solo da Andy Murray. Dopodiché, complici enormi problemi fisici, non è più riuscito però a tornare a quelle altezze. Ed ora non gioca, udite udite, dal luglio 2021. Di lui si erano quasi effettivamente perse le tracce, e nelle ultime foto era apparso anche in una forma fisica non eccellente.
La testata Sport Klub, però, ha intervistato recentemente il suo coach Mario Tudor, che ha smentito ogni ipotesi di ritiro per il suo assistito, alla soglia dei 32 anni. “Milos si sta riprendendo dall’infortunio, avendo avuto un grave problema al tendine d’Achille, e poi si è rotto l’alluce prima degli US Open“, ha rivelato. “Col problema al tendine non riusciva a correre a tutta velocità.
“Il suo problema”, ha aggiunto, “è che è davvero di grande stazza per il tennis, ma anche molto esplosivo e questo tende a portare agli infortuni”. Niente ritiro, tuttavia, perché “Raonic ama troppo il tennis ed è davvero motivato a tornare“, ha detto Tudor. “Presto andrò a Toronto, stiamo ricominciando gli allenamenti.
Gli ottimi risultati prima dello stop
Da quel novembre 2016 soprattutto, il suo fisico è stato martoriato dagli infortuni. Non bisogna dimenticare, però, le potenzialità del canadese, che prima dello stop era ancora al numero 22 della classifica ATP. A gennaio, infatti, aveva raggiunto l’Australian Open (dove vanta anche una semifinale, proprio nel 2016).
Fissare una data per il rientro di Raonic è quanto mai azzardato, ma se tornasse davvero in buone condizioni, il tennis ritroverebbe una vera mina vagante per quanto riguarda quanto meno cemento ed erba. Anche nel 2020, ad esempio, è stato capace di raggiungere la finale nel Masters 1000 di Cincinnati.