Matteo Berrettini, si avvicina il momento: manca davvero pochissimo per il tennista romano. Svelato il suo piano
Il 2022 per Matteo Berrettini non è stato certo sfavillante, anzi. I continui infortuni lo hanno tormentato più del dovuto, facendogli saltare numerosi appuntamenti importanti. Ed anche la classifica del Ranking ATP ne ha risentito molto, sebbene il romano sia riuscito quantomeno a limitare i danni.
Ha infatti chiuso l’anno nella top 20, in 16ma posizione alle spalle di Jannik Sinner. Appena 13 tornei disputati per il tennista azzurro che ha conquistato 2375 punti in totale. Tantissimi gli appuntamenti saltati, dal Roland Garros a Wimbledon, da Montecarlo a Miami fino a Madrid, gli Internazionali d’Italia e Parigi Bercy.
Due, però, i titoli conquistati, a Stoccarda ed al Queen’s, tornei disputati entrambi sull’erba, e due anche le finali perse, a Gstaad sulla terra battura contro Ruud ed a Napoli. Del suo 2022 resta, però, la semifinale conquistata all’Australian Open, quando fu poi battuto da Rafa Nadal.
La sua ultima apparizione, peraltro, se escludiano l’infausto doppio in Coppa Davis contro il Canada, risale a metà ottobre, quando in finale – anche a causa di un problema al piede – dovette cedere proprio nella finale degli ATP Napoli 250 a Lorenzo Musetti, in una finale tutta italiana sul lungomare partenopeo.
Matteo Berretti, l’esordio nella United Cup
Il 2023 dovrà essere l’anno del riscatto e Berrettini è già pronto a partire con il piede sull’acceleratore. La nuova stagione, peraltro, partirà con la United Cup il 29 dicembre, poco prima dell’avvento del nuovo anno, per terminare l’8 gennaio.
E’ un torneo nuovo, a squadre miste che sostituisce l’ATP Cup, lì dove l’anno scorso il tennista romano aveva conquistato la miseria di 45 punti. Si disputa in Australia, nelle città di Perth, Brisbane e Sydney; sono 18 le squadre partecipanti, in sei gironi da tre ognuno.
L’Italia giocherà il suo girone – quello E – nella città di Brisbane contro Norvegia e Brasile; tra gli azzurri, oltre a Berrettini, ci saranno anche Andrea Vavassori, Lorenzo Musetti, Marco Bortolotti, Lucia Bronzetti, Martina Trevisan, Nuria Brancaccio e Camilla Rosatello.
Il debutto il 29 dicembre alle 4 ora italiana contro la Norvegia, poi la sfida al Brasile il giorno successivo. Nel nuovo anno, poi, la doppia sfida alla Norvegia il 2 ed il 3 gennaio.
Matteo Berrettini, i numeri del tennista azzurro
Classe 1996, Berrettini è considerato il tennista sull’erba più forte che l’Italia abbia mai avuto; se al momento è scivolato in 16ma posizione, colpa dei tanti infortuni che negli ultimi mesi lo hanno tormentato, va ricordato come ad inizio anno, dopo gli Australian Open, raggiunse il sesto posto in classifica, il suo best ranking in carriera.
Sette i titoli ATP vinti tra terra rossa (tre) ed erba (quattro), non ha all’attivo successi in tornei del Grande Slam, sebbene ci sia andato vicino in più di un’occasione. A Wimbledon, nel 2021, raggiunse la finale e nello stesso anno si fermò ai quarti di finale nel Roland Garros. Solo semifinali, invece, negli US Open (2019) ed Australian open (2022).
Il servizio è il suo punto di forza, al pari del diritto, fa fatica con il rovescio a due mani, su cui ha lavorato nel corso degli anni provando a migliorarsi.