Nel corso di una lunga intervista, l’ex leggenda del tennis mondiale ha parlato di un’esperienza che lo segnerà per tutta la vita.
E’ stato in carcere per otto mesi in Inghilterra a seguito della condanna per bancarotta fraudolenta a due anni e mezzo di reclusione.
Ora è stato estradato in Germania e si appresta a far ritorno in patria grazie a un accordo internazionale tra il ministero della giustizia tedesco e quello britannico. Una vicenda drammatica quella di Boris Becker, condannato recentemente a una pena detentiva in seguito al verdetto di colpevolezza per reati fiscali. Una vicenda, la sua, che ha scosso e non poco il mondo del tennis, nel quale il tedesco è stato protagonista sia da giocatore che in altre vesti (ha allenato anche Djokovic).
Boris Becker, il ritorno in Germania
Boris Becker, dopo i primi otto mesi nella casa circondariale di Hunterscombe, nell’Oxfordshire, trascorrerà dalla madre le feste di Natale. Il suo viaggio in Germania è avvenuto “con un volo privato finanziato da un suo amico tedesco”, dicono i suoi avvocati. Atterraggio a Stoccarda invece che a Monaco a causa delle condizioni atmosferiche. La folla di giornalisti che lo attendeva ne è uscita completamente spiazzata. Poi il viaggio in macchina a Leimen, dove è nato ed è vissuto fino all’esplosione sul circuito tennistico internazionale.
In realtà pare che il volo privato faccia parte di un sontuoso accordo giornalistico. Becker, anche in considerazione del fatto che l’ex tennista, tre volte vincitore a Wimbledon deve pagare un sacco di soldi in spese legali e debiti, ha concesso un’intervista a peso d’oro (435mila sterline): poco meno di mezzo milione di euro, all’emittente televisiva tedesca Sat 1.
“Otto mesi di paura”
Nonostante il contenuto dell’intervista non sia stato promosso con alcun trailer, alcuni dettagli delle dichiarazioni di Becker sono stati anticipati in queste ultime ore dai giornali inglesi che hanno dato enorme risalto a tutta la vicenda giudiziaria del tennista tedesco.
Boris Becker ha parlato del processo, della delusione di una condanna giudicata ‘troppo grave rispetto alle sue responsabilità personali’ e che ‘non tiene assolutamente in conto tutti i disperati tentativi per rimettere in ordine i conti cercando di evitare la bancarotta’.
Il tennista tedesco pur ammettendo i suoi errori finanziari e i suoi problemi, avrebbe confidato di essere stato mal consigliato e in qualche caso ingannato da chi curava i suoi interessi economici. Ma le dichiarazioni più drammatiche di Becker riguardano i suoi otto mesi “in una cella condivisa con assassini e stupratori”.
Becker, 55 anni, ha anche dichiarato di avere temuto fino all’ultimo di non poter lasciare il carcere e salutare sua madre Elvira, 87 anni, inferma a casa dopo un grave incidente e la rottura del femore. “Era tutto in dubbio fino all’ultimo istante e mi sono tranquillizzato solo dopo che sono entrato in albergo, in Germania”.
Becker non potrà mettere piede in Gran Bretagna per altri due anni. Ma di fatto la sua condanna non dovrà essere scontata in Germania dove da oggi è un uomo libero.