Nadal ha raggiunto un altro traguardo senza precedenti nella sua carriera: stavolta neanche Djokovic può avvicinarsi.
Vincendo l’Australian Open, Rafael Nadal è diventato il primo giocatore nella storia del tennis maschile a superare quota 20 Slam. Vi è riuscito, a Wimbledon, anche Novak Djokovic, ma un mese prima, sollevando per la 14esima volta al cielo la Coppa dei Moschettieri del Roland Garros, lo spagnolo si era già portato a 22 Major.
Il sogno del Grande Slam si è infranto, per lui, solamente a poche ore dalla semifinale ai Chiamponships, dalla quale ha dovuto annunciare il ritiro per un problema agli addominali. Da quel momento, il suo rendimento – fino a fine stagione – non è stato più lo stesso. Ma, ovviamente, per quanto detto sopra il bilancio resta positivo, ed aver chiuso il 2022 al numero 2 della classifica ATP ne è una dimostrazione.
Ora il trentaseienne si sta preparando nella sua Academy a Manacor per l’inizio di stagione alla United Cup. Prima, però, Nadal può festeggiare un’incredibile traguardo, che va a rafforzare un primato già suo da diverso tempo, distanziando ancora di più la concorrenza.
Nadal, quota 900: l’incredibile record dello spagnolo
Come ben sappiamo, il numero 2 del mondo è già il giocatore che ha più volte chiuso la stagione nella Top-2 del ranking ATP. Per di più, chiude in Top-10 ininterrottamente dal 2005. Ed è proprio questa la striscia su cui bisogna concentrarsi, con un dettaglio importante: dal giorno in cui è entrato tra i migliori 10, il 25 aprile del 2005, l’iberico non vi è più uscito.
La sua, dunque, è la striscia più lunga di settimane consecutive in Top-10. Un filotto incredibile, che proprio oggi tocca il sensazionale numero 900. Chiaramente, il numero fa riferimento alla settimane in cui la classifica è stata “attiva”, non considerando dunque le settimane – nel corso del 2020 martoriato dalla pandemia da COVID-19 – in cui questa era stata “congelata”, evento senza il quale il traguardo di oggi sarebbe giunto senza dubbio prima.
E Nadal avrà ora l’opportunità di allungare la propria striscia nel corso del 2023. La prima parte della sua stagione, tuttavia, è anche quella che nasconde più rischi. Anche perché, da qui a marzo, dovrà difendere ben 3350 dei suoi attuali 6020 punti, con il rischio di pendere anche terreno rispetto ai migliori.
Djokovic e Federer sono staccati
Per ora, comunque, la sua permanenza in Top-10 è al sicuro, ed il suo incredibile record non è assolutamente minacciato. La seconda striscia più lunga di settimane consecutive, infatti, è di Jimmy Connors, che tra l’agosto del 1973 ed il settembre 1988 arrivò a totalizzarne 788.
Neanche Roger Federer, infatti, è riuscito ad avvicinarsi alle 900 settimane di Nadal. La sua striscia, fermatasi a fine 2016 per via del primo intervento al ginocchio è la terza più lunga (734). Staccati, invece, Ivan Lendl (619, nei primi 10 dal luglio 1980 fino al maggio 1992), Pete Sampras (565, settembre 1990-luglio 2001) e Novak Djokovic. Quest’ultimo, è entrato in Top-10 nel marzo 2007, ma la sua striscia consecutiva si è fermata nel 2017, anno del problema al gomito, dopo 555 settimane consecutive di permanenza.