Nadal si prepara per il 2023, che inizierà alla United Cup. Per la nuova stagione, però, ha annunciato una novità inaspettata.
Rafael Nadal sarà costretto a partire subito forte nel 2023 per non perdere terreno in classifica ATP. Un anno orsono, infatti, fu autore di una partenza davvero straordinaria, vincendo in successione l’ATP 250 di Melbourne, l’Australian Open e l’ATP 500 di Acapulco. Se poi aggiungiamo la finale nel Masters 1000 di Indian Wells si arriva ad un totale di 20 vittorie consecutive.
Questo vuol dire, però, che da qui a marzo, l’iberico dovrà difendere 3350 punti. E in ogni torneo dovrà dunque partire per fare punti. La sua stagione, in effetti, partirà tra meno di due settimane, quando sarà al via la United Cup, dal 29 dicembre. Un banco di prova importante che il numero 2 del mondo affronterà con la maglia della Spagna.
Aver risolto il problema al piede, con un trattamento che addormenta almeno la parte dolorante, “ha cambiato le mie prospettive”, ha detto. Non solo allontanando almeno un po’ l’ombra del ritiro, ma permettendogli di guardare con più fiducia anche al 2023. Un’annata in cui tuttavia dovrà fare i conti con una novità davvero particolare intorno a sé.
Nadal, addio inaspettato nel team: “Grazie per tutti questi anni”
Praticamente 12 mesi fa, al suo staff si è aggregato anche Marc Lopez, già amico e spesso compagno di doppio e sparring d’allenamento, in qualità di allenatore. E con lui ha goduto soprattutto dei successi dei primi sei mesi, insieme al coach Carlos Moya ed allo storico vice, Francisco Roig.
Moya è diventato in pianta stabile allenatore di Nadal dopo l’addio – a partire dal 2018 – di Toni, zio e primo maestro del campione maiorchino. Quest’oggi, però, il trentaseienne maiorchino ha comunicato che per il 2023 anche Roig non sarà più parte del team, rimasto lo stesso (compresi fisioterapista, addetto stampa e manager) da inizio carriera.
“Francisco è stata una persona molto importante nella mia carriera, e gli sono grato”, ha fatto sapere il 22 volte campione Slam attraverso i suoi profili social, “per tutti questi anni di lavoro ed amicizia. Quando abbiamo cominciato ero solo un bambino, ed insieme a mio zio Toni abbiamo iniziato a girare per il circuito”.
Il ruolo di vice coach, d’altronde, è sempre più probabile che venga preso da Lopez, mentre l’ottimo rapporto con Roig sembra intatto. Anche in passato, difatti, lo zio Toni si fece da parte più per la volontà di diminuire i suoi viaggi in giro per il mondo, che per differenza di vedute a livello tennistico.
Calendario di fuoco alla United Cup
Nel frattempo, lo spagnolo ha iniziato la preparazione sul campo, nella sua Academy in Spagna. Il tempo corre, e lui dovrà farsi trovare pronto al più presto. A Sydney, la Spagna capitanata da Marc Lopez potrà contare oltre che su Nadal anche su Pablo Carreno Busta, Albert Ramos Vinolas, Paula Badosa, Nuria Parrizas Diaz e David Vega Hernandez.
I test, per il fenomeno classe 1986, potrebbero essere subito probanti. Nel Gruppo D, infatti, sono inserite anche la Gran Bretagna e l’Australia. Al netto di cambiamenti dell’ultim’ora, dunque, Nadal dovrebbe esordire il 31 dicembre alle 5:30 italiane contro Cameron Norrie. A chiudere, poi, l’infuocato scontro del 2 gennaio contro Nick Kyrgios, alle 9 del mattino.