Un altro premio è stato assegnato grazie alla votazione dei tennisti: niente da fare per Nadal ed Alcaraz, il riconoscimento va al rivale.
Il tanto agognato ricambio generazionale non è avvenuto tutto d’un colpo, come sembrava che dovesse per forza accadere negli scorsi anni. La verità, infatti, è che questo sta ancora avvenendo, col tennis che sta trovando nuove certezze mentre Rafael Nadal e Novak Djokovic provano ancora a resistere al livello più alto.
Quest’anno, ad esempio, alle ATP Finals si sono visti altri due esordienti quali Taylor Fritz e Felix Auger-Aliassime. Stessa cosa a livello dei Grand Slam, con tre nuovi volti in finale: Casper Ruud, un nuovo e concentratissimo Nick Kyrgios e Carlos Alcaraz, che non solo ha vinto lo US Open, ma anche ha chiuso al numero 1.
Nel frattempo, Nadal ha vinto due Major, Djokovic uno e Roger Federer ha annunciato il ritiro dal professionismo a settembre. Ed ora, a fine anno, è anche caduta una striscia lunghissima che vedeva protagonisti lo svizzero e lo spagnolo. A dimostrazione di un tennis fatto di volti nuovi, infatti, c’è proprio la votazione dell’intero circuito ATP, che ha premiato una delle rivelazioni dell’anno con un riconoscimento unico.
Nadal battuto, cade una striscia lunga 19 anni nel circuito ATP: il verdetto
Tra i già menzionati premi di fine stabili a fine anno dall’ATP, infatti, c’è anche la categoria relativa al giocatore ritenuto il più corretto di tutti dai colleghi. Gli atleti votanti dunque hanno premiato proprio quel Casper Ruud di cui sopra con il famoso “Stefan Edberg Sportmanship Award“. Che testimonia quanto sia apprezzato per i suoi atteggiamenti il norvegese. Candidati, con lui, erano anche Auger-Aliassime, Alcaraz, Frances Tiafoe e Nadal, che con Federer si era diviso il premio a partire dal lontanissimo 2004.
“Un grande ringraziamento a tutti coloro che mi hanno votato. Mi sento molto, ma molto onorato e felice di poter vincere questo premio per il 2022″, ha commentato il numero 4 del mondo. “Cercherò sempre di mantenere invariato il mio umore positivo, e di comportarmi nel modo giusto anche per il prossimo anno. Non vedo l’ora di ritornare in campo”.
La programmazione di Ruud in vista del 2023
Il tennista classe 1998 viene da una stagione davvero maiuscola, con due finali Slam raggiunte al Roland Garros ed allo US Open. E, se avesse vinto a New York, sarebbe anche diventato lui il nuovo numero 1 al posto dello spagnolo. Un traguardo impensabile per molti fino al 2021, frutto del lavoro svolto proprio all’Academy dell’idolo Nadal, in quel Manacor.
Ora, la rincorsa di Ruud al sogno di raggiungere la vetta ripartirà. Il figlio d’arte (papà Christian è stato ex numero 39 ATP ed oggi lo allena) è già sceso in campo al Mubadala World Tennis Championships di Abu Dhabi. Dal 29 dicembre, poi, è atteso alla United Cup. Sarà proprio lui d’altronde a guidare la Norvegia.
E attenzione, perché quest’ultima è nel Gruppo E, esattamente quello dell’Italia (oltre che del Brasile), dunque dovrà vedersela anche con Matteo Berrettini. Poi, il ragazzo di Oslo avrà occasione di mettere in cascina punti importanti, avendo saltato anche l’Australian Open dello scorso anno.
