In attesa di tornare in campo, Nadal è tornato a parlare della sua carriera in occasione di un evento dedicato ad una sua nuova attività.
Il 2022 è stato un anno a due facce per Rafa Nadal, segnato, nella prima parte di stagione, dai titoli di Australian Open e Roland Garros – più i due Atp di Melbourne e Acapulco – e da numerose difficoltà nella seconda, iniziate con l’infortunio agli addominali subito a Wimbledon, arrivato, peraltro, dopo le sofferenze di Parigi a causa della patologia al piede.
Da Londra in poi, lo spagnolo ha quindi fatto fatica a recuperare la condizione e ciò lo si è visto in tutti i suoi impegni ufficiali fino al termine della stagione. Del resto, avere 36 anni non lo aiuta. Il fisico non è più quello di una volta e per recuperare ci vuole più tempo. Ciò, però, non lo distoglie dai suoi altri impegni. Rafa è molto attivo anche in altri ambiti e di recente ha iniziato un nuovo percorso che lo vede coproprietario di una nuova catena di alberghi.
Il nome del brand è Zel, una parola, questa, dal significato particolare. “‘Zel’ in maiorchino significa cielo ed è quello che ha ispirato la nostra scelta, il cielo” ha detto ai media in occasione della conferenza stampa che sancisce, di fatto, l’inizio di questa sua nuova avventura nel campo alberghiero. Ma nel corso dello stesso evento, per Rafa c’è stato spazio anche per parlare della sua carriera da tennista professionista e, tra i temi toccati, c’è anche quello del ritiro.
“So che ogni giorno è un giorno più vicino al ritiro, ma mi sforzo perché quel giorno sia il più tardi possibile e mi alleno sempre per far sì che resti lontano – le sue parole –. Ma è chiaro che prima o poi arriverà quel giorno e nella vita ci sono altre cose che non sono il tennis“.
Insomma, ci pensa ma non troppo e, alla luce dei risultati ottenuti quest’anni, il ritiro può aspettare per il momento. Tant’è che Nadal nei prossimi giorni sarà di scena in Australia in occasione della United Cup, nuovo torneo tra nazionali a squadre miste che lo vedrà giocare per il suo Paese e insieme a Paula Badosa e Carreno Busta – e agli altri – cercheranno di aggiudicarsi il titolo.
L’impegno è in programma dal 29 dicembre all’8 gennaio e tra le squadre partecipanti c’è anche quella dell’Italia che avrà a disposizione Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Lucia Bronzetti e Martina Trevisan. In palio un ricco montepremi di 15 milioni e, inoltre, per ciascun giocatore della nazionale vincente ci sono anche 500 punti per le classifiche Atp e Wta.
Un bottino, questo, che potrebbe far comodo allo stesso Nadal che, sebbene abbia già detto di non voler più pensare ad essere numero uno, potrebbe anche tornarci se i risultati si riveleranno, ancora una volta, all’altezza delle aspettative.
Intanto, dopo la United Cup, non si sa ancora a quale torneo Atp parteciperà il maiorchino, poiché il suo nome non figura in alcuna entry list. Ciò che è certo, però, è che sarà ai nastri di partenza dell’Australian Open, per tentare di bissare il successo del 2022.
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