Grande tristezza nel mondo dello sport e dell’informazione per la morte del maestro Mario Sconcerti. Uomo dal carattere forte, come dimostra questo retroscena che risale a qualche anno fa.
Lutto imponente per il mondo del giornalismo sportivo e dell’informazione in generale. Il maestro Mario Sconcerti non c’è più da ieri, quando ha spirato nel letto d’ospedale dove era ricoverato, ovvero al Policlinico di Tor Vergata.
Un malore quasi improvviso, un “colpo di scena” come lo ha definito la figlia Martina sui social. Una gravissima perdita per il giornalismo, visto che Sconcerti è stato per tantissimi anni una delle penne più argute ed intelligenti del panorama giornalistico italiano.
Uomo dal carattere forte, deciso, non ebbe mai paura di esporsi e dire ciò che pensasse di fronte le telecamere o sulle pagine di un giornale. Per questo motivo, da buon toscano doc, Sconcerti si prese l’etichetta di genio antipatico, spesso incline anche al litigio senza uscire troppo dai ranghi.
Eppure è storico un battibecco pubblico tra Mario Sconcerti ed un grande campione calcistico del passato. Una sorta di duello a distanza che, purtroppo, non si è mai ricucito in tempo.
Sconcerti e la rivalità con Antognoni: quando i due si insultarono in diretta TV
Rapporti tesissimi tra Sconcerti e Giancarlo Antognoni, vale a dire uno dei calciatori più forti della storia della Fiorentina. Tra l’altro la squadra per cui il giornalista, fiorentino di nascita, ha sempre tifato.
La lite storica risale al febbraio 2001, periodo delicatissimo per la Fiorentina. Sconcerti fu chiamato dall’allora patron Vittorio Cecchi Gori a ricoprire il ruolo di amministratore delegato del club, mentre Antognoni era già presente nella sfera tecnica.
In quel periodo però le cose andavano male per la Viola: il tecnico Terim (molto ben voluto da Sconcerti) si dimise e con lui anche Antognoni, subodorando aria di fallimento per il club. In diretta televisiva su Canale 10 i due si scontrarono pesantemente proprio per le scelte altrui: volarono parole grosse ed insulti, con Sconcerti che ammise: “Ma tu cosa hai dato alla Fiorentina?”. Secca la replica di Antognoni: “Non so cosa abbia dato tu alla Fiorentina, io invece ho dato tutto”.
L’ultimo battibecco nell’era Commisso
A distanza di circa vent’anni i rapporti tra Sconcerti ed Antognoni restarono sempre tesi e tutt’altro che idilliaci. Infatti in tempi più recenti vi fu un altro battibecco a distanza tra i due personaggi fiorentini, che fece discutere.
“Antognoni parli, ci spieghi il suo sdegno. Perché a 67 anni non dice cosa succede? Lasciate che si difenda da solo, senza media o terze persone. Non chiediamo agli altri di dire cosa deve fare se vogliamo che continui ad avere un ruolo nella Fiorentina. Sia libero, ha una trattativa privata con la società. Se i fiorentini pensano che debba essere pagato dal club solo perché è una bandiera, che paghino loro una tassa” – sbottò Sconcerti riguardo al ruolo nel club dell’ex bandiera della Fiorentina.
La risposta del campione fu altrettanto dura: “Non ne vale la pena ma gli rispondo. Voglio far capire al “fenomeno” che negli ultimi 5 anni e mezzo ho fatto il club manager, presente ogni giorno tra allenamenti, partite e ritiri. Rappresentavo la società. Non sono solo una bandiera, lavoro. Non sto fermo. Mentre lui si sciacquava le pa…, sempre che le abbia ancora, io ero presente per la Fiorentina. Che lo intestino a lui lo stadio, io sono ancora attivo. Di solito si intitolano ai morti, lui ci è più vicino di me. Brutta bestia l’invidia, viene a fare la morale sui soldi a me e durante il fallimento ha pure chiesto gli stipendi”.