“Il mio cuore si spegne ogni volta”, dolore Modric: terribile lutto per il campione. La sconfitta con l’Argentina rende tutto più amaro
L’Argentina ha distrutto i sogni della Croazia in semifinale a Qatar 2022. Messi e compagni sono stati nettamente superiori e alla fine anche il campione del Real Madrid si è dovuto arrendere. Il 18 dicembre non potrà coronare il sogno di vivere un’altra finale.
Le ambizioni erano alte ma le energie rimaste erano inversamente proporzionali. La Croazia e Luka Modric non sono riusciti a ripetere il miracolo messo in scena con il Brasile. La squadra di Dalic ha vinto una sola gara in questo Mondiale, contro il Canada nel girone eliminatorio, arrivando comunque grazie ai rigori tra le prime quattro.
Dopo l’impresa di Russia 2018, che gli è valso anche la conquista del Pallone d’Oro, Modric ha provato in tutti i modi a trascinare i suoi anche nell’ultimo atto di Doha. Di fronte c’era però un Messi in formato deluxe e forse qualche decisione controverso da parte di Orsato.
Lo sforzo profuso solo quattro giorni prima ha inciso sulle energie del fantasista del Real Madrid, comunque sempre tra i più propositivi del gruppo.
Luka Modric domenica sarà solo spettatore della Finale: un doppio dolore per lui
Il 18 dicembre, giorno della finale del Mondiale, è un giorno sempre molto particolare per Luka Modric. Purtroppo però ad una sofferenza se ne aggiungerà un’altra. Avrebbe voluto dedicare la vittoria del titolo iridato al nonno, ucciso in questa data del 1990. Una tragedia che ha sconvolto la sua famiglia e che ogni anno ritorna prepotentemente a galla.
La Croazia sarà in campo per la “finalina” per il terzo e quarto posto sabato pomeriggio, mentre osserverà con rammarico l’ultimo atto di domenica. Modric dovrà fare i conti con quel ricordo tremendo dell’assassinio del nonno da parte dei ribelli serbi, esattamente 32 anni fa. Luka, che riprende il nome proprio dal compianto parente, all’epoca aveva appena 5 anni ma non potrà mai dimenticare quanto avvenuto.
Il campione del Real Madrid e della Croazia racconta la tragedia dell’assassinio del nonno
All’interno del documentario realizzato dalla FIFA, Captains, l’ex giocatore del Tottenham ha voluto parlare anche di questo.
“Ricordo ancora bene mio nonno. Era il mio protettore. Ho il suo stesso nome. Sono triste che non possa vedere tutto ciò che ho raggiunto, ma è sicuramente lassù a guardarmi e a fare il tifo per me. So che sarà orgoglioso. Non sapevo cosa fosse successo quando lo hanno portato a casa nostra.
“L’unica cosa che provavo era la tristezza. Mio padre mi abbracciò e mi condusse alla bara. Disse: ‘Figliolo, vai a dire addio a tuo nonno’. Non riuscivo a capire che era l’ultima volta che lo vedevo. I miei genitori mi portarono fuori dalla stanza, volevano allontanarmi dalla tragedia. Il mio cuore si spegne ogni volta che penso a lui che muore, letteralmente sulla soglia di casa”.