Roger Federer non pensava fosse possibile farlo ma ora deve ricredersi: c’entrano anche Michael Schumacher e Tiger Woods
Roger Federer sta vivendo i primi mesi da ex tennista. Un passaggio delicato per lo svizzero che ha ammesso anche di aver avuto timore di non riuscire ad affrontarlo nel modo giusto.
Paura svanita con l’ex numero 1 al mondo che ora si gode la sua nuova vita. Una vita lontana dal campo da tennis dove però prima o poi vorrà tornare, anche solo per qualche esibizione. Per adesso l’appuntamento con la racchetta è da rimandare anche per i problemi al ginocchio, gli stessi che lo hanno costretto a ritirarsi. Intanto però Federer non è certo sparito dalla circolazione, anzi gli appuntamenti pubblici sono numerosi e in ognuno di questi si lascia andare ad un ricordo o un aneddoto che attira l’attenzione.
L’ultimo riguarda altre due leggende del mondo dello sport: Michael Schumacher e Tiger Woods. Due campioni molto diversi tra di loro, appartenenti anche a mondi diversi. La Formula 1 è stato il teatro del dominio del pilota tedesco, mentre l’americano ha dominato la scena sui campi da golf. Federer si è iscritto anche lui nel ‘registro’ dei miti dello sport proprio come Schumacher e Woods ed è di loro che ha parlato durante l’intervista al The Daily Show.
Federer su Schumacher e Woods: “Non pensavo fosse possibile”
Roger Federer racconta dell’ammirazione per i due campioni: “Quando stavo crescendo, ammiravo Michael Schumacher, che è stato al vertice per molto tempo, e Tiger Woods. Ho sempre pensato fosse impossibile riuscire a restare al vertice per così tanto tempo e conservare quella spinta“.
Le cose però sono cambiate: “Ora è la gente che mi domanda: come hai fatto? In realtà è normale: vai fuori, lo fai di nuovo, provi a vincere, ci riprovi. E’ divertente e quindi continui a farlo. Tutti gli altri vorrebbero essere nei tuoi panni, giusto? E poi hai anche il dovere di rappresentare al meglio lo sport e di godertelo fin quando puoi“. Cosa che Federer ritiene di aver fatto: “Mi è sembravo di aver spremuto il limone fino all’ultima goccia: ho fatto il mio meglio fino alla fine ed è stato incredibile“.
L’auspicio di Federer
Ora però Federer teme che il ‘suo’ tennis possa sparire perché nota delle modifiche: “Per me non si trattava soltanto di tennis, mi sono divertito tanto. Andavo a cene belle con gli amici e sono felice di non averlo preso così seriamente. C’era ancora qualcosa di amatoriale – spiega – ora sono preoccupato che il tennis stia andando in una direzione troppo professionale“.
Ed allora l’auspicio non può che essere uno: “Spero che non si perda il divertimento. E’ importante“. Detto da cui ha vissuto per oltre venti anni sui campi da tennis, accumulando trionfi, è abbastanza credibile. Magari è proprio questo il segreto che ha consentito a Federer, come a Michael Schumacher e Tiger Woods, di restare a lungo ai vertici: continuare a divertirsi anche quando in ballo ci sono trofei prestigiosi e titoli importanti.