Roger Federer ha vinto tutto, ma da ragazzo non credeva di poter riuscire ad avere una carriera come quella di altri grandi campioni.
Senza Roger Federer, il tennis ha perso uno dei suoi principali protagonisti degli ultimi vent’anni. Con le sue giocate da vero fuoriclasse, il campione elvetico ha incantato il pubblico di tutto il mondo vincendo tutto quello che poteva vincere.
La sua è stata quindi una carriera straordinaria e con 103 titoli in bacheca è secondo nella classifica all time dei giocatori più vincenti nell’era Open dietro al solo Jimmy Connors, che di titoli ne aveva vinti 109.
Numeri, questi, incredibili che testimoniano la grandezza di Federer giocatore, anche se ridurre tutto ad una questione di statistiche non basta a descrivere ciò che ha rappresentato per gli appassionati di tennis.
È infatti grazie a lui che molti di loro si sono avvicinati a questo sport e non solo per il suo immenso talento, ma anche per la sua personalità, genuina, quasi mai al di sopra delle righe. E quindi ecco che Roger lo amano un po’ tutti, anche chi non segue costantemente la disciplina e ciò lo si è visto altresì in occasione del suo ritiro, avvenuto lo scorso 23 settembre alla O2 Arena di Londra dove si è disputata la quinta edizione della Laver Cup, torneo ideato da lui e dal suo manager Tony Godsick.
È stata una festa senza precedenti, a cui hanno partecipato i suoi principali rivali che lo hanno accompagnato in questo suo percorso che lo ha portato ai vertici dello sport. Del resto, cancellare oltre 20 anni di tennis non è facile, ancor meno se, come nel suo caso, sono stati raggiunti traguardi eccezionali.
Roger Federer svela i nomi dei campioni a cui si è ispirato
Dunque, la carriera di Federer, per il contributo che ha dato a tutto lo sport, è molto simile a quella di altri grandi campioni. Ed è ad alcuni di loro che lo stesso Roger si è ispirato quando era giovane: “Michael Schumacher, Tiger Woods e Michael Jordan erano i miei idoli mentre crescevo. Li ammiravo perché erano rimasti al vertice per tantissimo tempo” ha detto lo svizzero nell’intervista con Trevor Noah al suo The Daily Show.
“Ho sempre pensato che fosse impossibile emularli, dato che non è facile mantenere la stessa spinta per così tanto tempo” ha ammesso Federer che, però, è riuscito nell’impresa di giocare, e vincere, fino a 40 anni. E quindi: “Adesso le persone mi chiedono come abbia fatto a restare in cima per circa vent’anni“.
“Io gli rispondo che non ci sono particolari segreti dietro alla mia longevità – afferma –. Ho sempre amato scendere in campo e provare la sensazione della vittoria. Mi divertivo tantissimo, quindi continuavo a farlo“.
“Mi sono reso conto di essere in una posizione privilegiata. Inoltre, sentivo di avere il dovere di rappresentare bene lo sport. Mi sembra davvero di aver spremuto quel limone fino all’ultima goccia. Ho fatto del mio meglio fino alla fine” ha infine aggiunto il 20 volte campione Slam.