Jannik Sinner non ha dubbi sul fatto che lui e Alcaraz siano già ad un livello molto alto. Tuttavia, c’è una grande differenza tra loro due.
Jannik Sinner è sicuramente uno dei talenti più promettenti del tennis mondiale. Già l’anno scorso, l’altoatesino aveva raggiunto la top ten del ranking Atp grazie ai suoi quattro successi stagionali che lo avevano visto alzare trofei a Melbourne, Washington, Sofia e Anversa, a cui si è aggiunta anche la partecipazione alle sue prime Atp Finals, chiamato a sostituire l’infortunato Berrettini.
Insomma, il 2021 è stato l’anno della consacrazione dell’azzurro che, però, ha poi dovuto fare i conti con un 2022 piuttosto complicato, complici i vari infortuni che gli hanno impedito di esprimersi al meglio durante l’arco della stagione. Magra consolazione: il successo di Umago, unico titolo dell’anno, arrivato grazie ad una grande prestazione in finale contro Carlos Alcaraz.
Tra i due c’è una bella amicizia, ma sul campo è tutta un’altra storia. Per il momento, i precedenti indicano 3 a 2 in favore dello spagnolo che nel 2022 ha bruciato le tappe superando lo stesso Jannik in classifica grazie ai suoi 5 titoli, compreso quello dello US Open che gli è valso il numero uno nel ranking Atp.
È stata una cavalcata trionfale per Alcaraz che prima di arrivare a giocarsi la finale contro Ruud ha dovuto superare Sinner ai quarti in un match che, ancora una volta, ha fornito un grande spettacolo per gli appassionati. Tant’è che il loro confronto di New York è stato eletto “match dell’anno”.
Insomma, i due giovani tennisti rappresentano il futuro del tennis mondiale e tra loro si è sviluppata una bella rivalità che, presumibilmente, li porterà a giocarsi i titoli più prestigiosi nei prossimi anni.
Jannik Sinner e la rivalità con Carlos Alcaraz
Del resto, della loro rivalità già si è detto tanto e tanto si continuerà a dire. Ed è quindi quasi stato inevitabile per Jannik affrontare il tema anche in occasione di una recente intervista a Sky Sport.
“Sinceramente non penso tanto a questo – ammette l’azzurro –. Per prima cosa sono onesto. Seconda, per me lui è in un’altra posizione per parlare di queste cose. Ha vinto lo US Open, ha vinto i 1000, ha già vinto tante cose. Io non ho vinto ‘nulla’“. Parole, queste, che quindi sottolineano l’umiltà di Sinner che, al contrario del suo collega, non ha ancora vinto Slam o Masters 1000, così come non ha ancora raggiunto la prima posizione del ranking.
Ad ogni modo, ciò non toglie le sue doti da giocatore: “So che il mio livello è molto alto quando gioco bene. L’ho fatto vedere spesso e lo farò vedere ancora tanto. Conosco anche i difetti su cui devo lavorare per vincere tornei importanti“. E chissà che non ci riesca già dal 2023, anno, secondo lui, fondamentale per la sua carriera: “Quindi vedremo… soprattutto l’anno prossimo, perché secondo me sarà un anno molto importante per me“.
“Parlando di me è Alcaraz posso dire che siamo due giocatori forti, siamo giovani e ogni volta che giochiamo contro facciamo vedere le nostre qualità. Abbiamo fatto delle belle partite e spero che ce ne siano altre” ha infine aggiunto Sinner.