Ospite del The Daily Show, Roger Federer ha raccontato di aver vissuto un momento quasi bizzarro proprio lì, dove è stato incoronato “Re”.
Ora che si è ritirato, per Roger Federer si aperto un nuovo capitolo della sua vita, più incentrata sulla famiglia e sui propri cari, ma troppo lontano dal tennis proprio non ci può stare.
Infatti, tempo qualche settimana dopo aver celebrato il suo addio al tennis giocato alla O2 Arena di Londra, ed eccolo lì di nuovo in campo accolto da tantissimi tifosi a Tokyo in occasione dell’evento del suo sponsor tecnico Uniqlo. È stato un evento emozionante per i fan che hanno quindi potuto riabbracciare e rivedere in azione con la racchetta uno dei più grandi giocatori della storia di questo sport.
Certo, il contesto e le sue condizioni non gli hanno permesso di forzare come una volta, ma veder giocare un fuoriclasse come Federer è un’opportunità quasi unica nella vita degli appassionati. Fortunatamente, nei prossimi mesi e anni rivedremo spesso lo svizzero in giro per il mondo per eventi e match esibizione, ma prima ci sarà da risolvere la complicata faccenda del suo ginocchio destro, che peraltro è stata la causa principale del suo ritiro.
Proprio per questo motivo, nei giorni scorsi, al rientro da Tokyo, ha fatto tappa a Londra per una visita specialistica. Ma questa è stata altresì l’occasione per tornare lì, dove era stato incoronato “Re”.
Roger Federer svela il bizzarro aneddoto accaduto a Wimbledon
Infatti, in un’intervista al programma tv statunitense The Daily Show, Federer ha raccontato di essere tornato all’All England Club nelle due ore libere che aveva prima di dover riprendere il volo per tornare dalla famiglia. Del resto, su quei campi in erba, ha scritto la storia recente del tennis, vincendo Wimbledon per otto volte, e quindi la sua voleva essere una semplice visita di cortesia in un luogo molto speciale. Tuttavia, tutto si è rivelato più complicato del previsto a causa degli addetti alla sicurezza che non lo volevano lasciar passare perché non aveva con sé… la tessera.
“Non ci sono mai andato quando non c’è il torneo, così guido fino al cancello di solito riservato all’ingresso degli ospiti – racconta –. Così dico al mio coach che era con me, Severin (Luthi, ndr): ‘Vado a parlare velocemente alla signora della sicurezza. Ci penso io, una cosa semplice’. Mica tanto…”
Qui, infatti, Roger viene bloccato all’ingresso, con l’addetta che gli chiedeva ripetutamente se era membro del Club e se aveva con sé la tessera per potervi accedere. Tanto che alla fine Federer sembrava quasi rassegnato all’idea di dover rinunciare alla visita, quando d’un tratto, recandosi all’altro ingresso, lo riconoscono. “Una persona mi riconosce. ‘Mr Federer, non ci posso credere, facciamo un selfie? Cosa fa qui? Ha la tessera socio?’“. E al che, il campione elvetico risponde: “No, non ce l’ho, ma è possibile entrare?“. Finalmente, però, le parole che tanto attendeva sono arrivate: “Certamente, mi lasci organizzare” si è sentito rispondere.
L’epilogo della storia
Ed ecco quindi che, dopo tutta questa storia, quasi paradossale per un tennista che ha vinto i Championships per otto volte, Roger ha potuto godersi una tazza di tè con il presidente e altri conoscenti. “C’erano il presidente e tutti quanti. Ci siamo presi il tè. Ho anche pensato di tornare dall’altra parte e salutare ‘Ehi, sono entrato’, ma non l’ho fatto, non lo farei mai“. In più, gli era sorto anche un dubbio particolare in quei frangenti: “Tra l’altro, quando ho detto di aver vinto Wimbledon otto volte, per una frazione di secondo ho pensato, ‘o erano sette?’ Di solito non dico queste cose“.