“Troppi veleni tra di noi”, salta tutto in casa Mercedes: Hamilton senza parole. Una mossa che sembrava scontata non andrà invece in porto
Dopo le dimissioni con la Ferrari c’è chi aveva paventato l’arrivo di Mattia Binotto in casa dei competitor, ma la trattativa non può andare a buon fine. Per l’ingegnere italo-svizzero ci saranno altre strade.
Sono passati 28 anni da quando Mattia Binotto ha fatto il suo ingresso a Maranello. In questo lungo periodo al servizio della Ferrari, l’ingegnere di origine svizzera ha ricoperto diversi ruoli, fino ad arrivare all’ultimo prestigioso di Team Principal.
Purtroppo per lui, però, le disattenzioni strategiche e qualche impasse di troppo nello sviluppo della monoposto in questa stagione lo hanno messo sul banco degli imputati. Alla fine John Elkann ha preferito dare un colpo di spugna alla gestione sportiva, facendo rientrare nei cambiamenti attesi anche quello di Binotto.
La F1-75 si è rivelata una vettura dal buon potenziale, ma serve una marcia in più negli aggiornamenti per rimanere al passo con Red Bull e Mercedes.
Binotto alla Mercedes: le parole di Toto Wolff annullano ogni possibilità di trattativa
Proprio il team di Brackley poteva essere nei piani futuri dell’ex numero uno del Cavallino Rampante. Come accaduto anni fa per Aldo Costa, progettista Ferrari passato alla Mercedes nell’era ibrida, così anche Binotto poteva compiere il salto verso la concorrenza. Ad interrompere però ogni illazione ci ha pensato però proprio Toto Wolff, team principal e uomo di potere delle “Frecce d’Argento” in Formula 1.
In una recente intervista rilasciata al podcast Beyond the Grid, il manager austriaco spiega quali sono le cose che ostano ad un possibile approdo dell’ingegnere nativo di Losanna. “Non vedo Mattia alla Mercedes – ha spiegato Wolff – c’è stato troppo veleno tra me e lui negli ultimi due anni. Non sarebbe possibile, ma lo vedo bene in altre squadre. È un uomo che conosce molto bene la Formula 1 e forse potrebbe trovare un buon ruolo sulla griglia di partenza in futuro. Ci sono molte destinazioni che sono attraenti al momento”.
La Mercedes non sarà nel futuro di Mattia Binotto: per lui ci sono altre scuderie in lizza
Proseguendo nella sua analisi Toto aggiunge: “Mattia e io abbiamo avuto i nostri momenti nel corso degli anni e nel 2022 è stato chiaro che era sotto pressione. Se sei il capo di una squadra come la Ferrari, la cosa migliore è avere un buon contratto per quando te ne andrai. La sua partenza era inevitabile, ma ha resistito più a lungo di quanto mi aspettassi. In Ferrari c’è più pressione che in qualsiasi altra squadra, perché si rappresenta un intero Paese”.
Per quanto riguarda il futuro del Cavallino il numero uno Mercedes spiega: “Il sostituto di Mattia deve essere un grande talento manageriale italiano, che abbia potere in altri settori e allo stesso tempo sia abbastanza intelligente da guidare una squadra così grande. Bisogna controllare lo sport, i regolamenti, l’organo di governo, i diritti commerciali e i rivali. Tutti questi problemi si trovano nella gabbia del paddock. Il fatto che tu sia un buon manager al muretto non ti garantisce di essere altrettanto bravo in questi aspetti”.