Berrettini sorprende tutti, decisione inaspettata: ora è ufficiale

Matteo Berrettini, la sua decisione sorprende tutti: è nella lista dei partecipanti di un torneo esibizione che si svolgerà nel 2023.

Dopo un 2022 in chiaroscuro, Matteo Berrettini è pronto a ricominciare dalla prossima stagione che si preannuncia già ricco di impegni. Il romano, infatti, sembra aver già definito quantomeno una parte del suo calendario e, intanto, è già ufficiale la notizia della sua partecipazione all’UTS (Ultimate Tennis Showdown).

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini (Ansa Foto)

Si tratta del torneo esibizione ideato nel 2020 da coach Patrick Mouratouglou e da Alex Popyrin, imprenditore e padre del tennista Alexei. La competizione si svilupperà su quattro appuntamenti distinti, di cui l’ultimo sarà la finale che determinerà il vincitore.

Il primo si svolgerà negli Stati Uniti dal 20 al 23 luglio. Seconda tappa fissata invece in Europa in data 14-17 settembre, la terza dal 30 novembre al 3 dicembre in Asia o Medio Oriente e, infine, il Grand Final, con i migliori sei tennisti del torneo, in programma dal 7 al 10 dicembre nello stesso continente. Insieme a Berrettini ci saranno anche Auger-Aliassime, Fritz, Medvedev, Thiem, Tsitsipas e Zverev.

Berrettini iscritto all’UTS: come funziona il torneo

Tennis
(Ansa Foto)

Sebbene il gioco sia sempre lo stesso, il Tennis, cambiano le modalità, completamente stravolte nel tentativo di attrarre il maggior numero possibile di spettatori e fan della particolare manifestazione.

Innanzitutto, le partite hanno una durata ben definita: si gioca quattro quarti da 80 minuti ciascuno. In caso di pareggio (2-2), c’è una specie di tempo supplementare chiamato “Sudden Death”, in cui i giocatori si alternano al servizio di game in game. Chi fa due punti consecutivi vince.

Via anche il sistema di punteggio tradizionale, con il torneo che prevede un sistema tipo tie break (1-0, 1-1, 2-1, ecc…). Tra le altre regole dell’UTS troviamo poi lo shot clock (i 15 secondi a disposizione del giocatore per giocare il game). Prevista anche una breve sessione di coaching di 30 secondi che può chiamare soltanto l’allenatore del giocatore. Tuttavia, lo stesso tennista può anche rifiutarsi. Altro aspetto da non sottovalutare è che giocatore e coach devono necessariamente parlare in inglese: chi parla in un’altra lingua viene penalizzato.

Infine, la regola più curiosa: le cosiddette UTS Cards che permettono al giocatore di trarre un vantaggio giocandosi una delle sette carte previste dal regolamento, quasi come fosse un gioco da tavolo. Infatti, tra quelle disponibili, c’è quella che toglie un servizio all’avversario, quella che ti permette di avere un servizio extra e persino una carta che triplica il punteggio di ogni tuo colpo vincente (quindi per ogni vincente si assegna 3 punti e non 1). Sarà un algoritmo a determinare, prima di ogni partita, quattro carte da assegnare a ciascun giocatore in campo.

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