I dirigenti della Juventus se la vedono davvero brutta. Infatti il processo per le plusvalenze false potrebbe portare il club bianconero a delle vere e proprie stangate, non solamente in Italia.
Il calcio italiano è in fermento in queste ore. In particolar modo per la situazione che si sta creando in casa Juventus. La squadra più titolata d’Italia rischia veramente grosso dopo gli ultimi sviluppi sia societari, sia in merito alle indagini della giustizia sportiva.
Tutto è scoppiato con le dimissioni in massa dei membri del consiglio d’amministrazione. In particolare il presidente Andrea Agnelli ed il suo vice storico Pavel Nedved hanno deciso di lasciare i loro ruoli improvvisamente, creando stupore tra i tifosi juventini.
Un vero e proprio marasma in casa Juventus, che ora proverà a ripartire con un nuovo CdA, guidato dal neo presidente Giovanni Ferrero. Si parla persino del ritorno in società di alcune bandiere storiche, come Alex Del Piero o David Trezeguet. Ma prima di pianificare, la Juve dovrà attendere i riscontri della giustizia sportiva sul caso delle plusvalenze false.
Qualora la Procura federale riaprisse il fascicolo sulle plusvalenze fittizie, con la Juventus come primo soggetto indagato, si entrerebbe in una sorta di calciopoli-bis. La società bianconera, la più titolata d’Italia, rischierebbe seriamente una maxi-stangata con effetti immediati.
Le dimissioni dell’intero CdA potrebbe riguardare proprio i risvolti di tale inchiesta, con il patron di Exor John Elkann che avrebbe suggerito ai dirigenti di farsi da parte per evitare responsabilità evidenti e dirette. Ma il caos deve ancora esplodere del tutto.
Il vero rischio, sottolineato anche dalla Gazzetta dello Sport, è che la Juventus verrebbe punita non soltanto in Italia dalla FIGC. Bensì c’è la possibilità che tutto passi anche attraverso a sanzioni internazionali, per quanto riguarda la UEFA e le competizioni calcistiche internazionali.
Non è da escludere che la Juve possa essere esclusa dalla Champions League in futuro, proprio come conseguenza alla responsabilità primaria nell’inchiesta delle false plusvalenze. La partecipazione di un club italiano nelle coppe europee passa anche dalla licenza UEFA, ottenibile con i giusti parametri economici e di bilancio.
Tali parametri verrebbero meno nel caso in cui la Juventus fosse considerata colpevole di aver falsato i dati ed i conti finanziari con delle plusvalenze di mercato non idonee o regolari. Insomma, la UEFA potrebbe fare eco alla FIGC ed estromettere i bianconeri dalle coppe per le prossime edizioni.
Una sanzione, una penalizzazione. Ma persino la retrocessione, come ai tempi di Calciopoli. La Juventus ora rischia grosso; se in sede di giudizio si proverà che la Juventus ha falsificato i dati contabili per potersi iscrivere al campionato, anche solo in una delle tre stagioni prese in esame dall’indagine, potrebbe anche pagare con la retrocessione.
Come prevede il comma 2 dell’articolo 31 del codice di giustizia sportiva: “La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica”.
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