Sinner e Alcaraz hanno ricevuto dall’ATP un importante riconoscimento, che dimostra quanto preziosa la loro rivalità sia per il tennis.
Anche tralasciando le tante vicissitudini extra-campo che per mesi hanno tenuto banco, il 2022 tennistico è stata è un’annata senz’altro unica. Rafael Nadal e Novak Djokovic continuano a vincere, soprattutto quando si parla di Grand Slam. Eppure lo scontro generazionale oramai infuria, e Carlos Alcaraz, vincendo lo US Open, è salito anche in vetta al ranking, chiudendovi la stagione.
Sono diversi i giovani che stanno mettendo alla prova l’autorità delle due leggende del tennis. Tra di loro, fortunatamente per l’Italia, c’è anche Jannik Sinner. L’altoatesino ha vissuto una stagione con tanti infortuni che non gli hanno permesso di fare meglio del 15° posto al termine. Nonostante questo, però, ha dato diverse volte prova del suo immenso valore. Qualità perfettamente riconosciute anche dall’ATP, che ha attribuito un “premio” davvero particolare a Sinner, da condividere con Alcaraz.
Sinner e Alcaraz, rivalità del… presente: che “premio dall’ATP
L’azzurro ha avuto il grandissimo merito di raggiungere in tre Slam su quattro i quarti di finale. E se contro Stefanos Tsitsipas, all’Australian Open, la sconfitta è stata pesantissima, tra Wimbledon e lo US Open, l’allievo di Simone Vagnozzi è arrivato davvero a raggiungere le semifinali. A Londra, era addirittura avanti per 2-0 contro Djokovic, prima di subirne la rimonta. Nella a New York, poi, grandi rimpianti: Alcaraz, per batterlo, è stato infatti costretto ad annullare un match point.
Al di là di questo, comunque, il livello espresso è stato siderale da parte di entrambi, che hanno dato un’immensa dimostrazione di forza a tutto il circuito. E l’ATP è dello stesso avviso, dato che ha riconosciuto la loro battaglia di cinque ore e 15 minuti come la più bella partita disputatasi nel 2022 nei Major: “È stata una dimostrazione di potenza, atletismo, abilità e pura resilienza mentale“, si legge.
Alcaraz ha trionfato per 6-3 6-7(7) 6-7(0) 7-5 6-3, prendendosi la rivincita dopo le sconfitte a Wimbledon ed Umago, e così riportando gli scontri diretti in parità sul 2-2. Una ragione in più per attendere con ansia il prossimo incrocio. La loro partita, in fondo, è stata uno spot per il tennis del futuro, lasciando stupiti tutti coloro che già rimpiangono la gioventù di Nadal, Djokovic e l’ormai ex tennista Roger Federer.