Dal commentare le partite a giocarle per Pierluigi Pardo è stato un attimo, ma il calcio stavolta non c’entra.
Pierluigi Pardo è uno dei volti più amati della tv. Con le sue telecronache “colorate” e i suoi show in tv, ha accompagnato un’intera generazione di appassionati del pallone. Di recente, però, ha intrapreso un nuovo percorso che lo vede condurre, per la prima volta, un quiz sulla Rai che non ha nulla a che fare con lo sport, se non per alcuni ospiti che di puntata in puntata partecipano al programma.
Tra loro c’è anche Ciro Ferrara, con cui peraltro condivide una passione extracalcistica che ormai ha “contagiato” quasi tutti in Italia, dove sono sempre di più i volti noti dello sport e dello spettacolo che si cimentano in questa disciplina.
Si tratta del Padel, che negli ultimi anni ha conosciuto un successo senza precedenti nel nostro Paese e di cui Pardo ne va matto, come confermato in una passata intervista al Corriere dello Sport. “Gioco spesso, mi diverto anche se il fisico è quello che è…” aveva detto in quest’occasione auto-ironizzando sulla sua stazza che non lo rende propriamente un atleta.
“Solitamente gioco a Padel con i miei amici storici e anche con qualche ex calciatore – le sue parole –. Se decidono di non farmi vedere palla, per me non c’è partita, ma mi difendo con dignità“. Infatti, Pardo sostiene di impegnarsi al massimo quando si trova in campo e sembra anche aver carpito i segreti del gioco. “In partita do tutto – afferma –, non faccio solo lo stretto necessario, anche se in realtà a Padel non bisogna esagerare con la forza, piuttosto meglio giocare di strategia, appoggiando la pallina angolata e con controllo“.
Controllo che, però, non riuscirebbe sempre ad avere: “Capita di arrabbiarsi e di vivere certe partite come se fossero finali di Champions League – spiega –. Più che competitivo direi che sono impulsivo. E certe partite sono una sfida con il mio autocontrollo“.
Insomma, per il giornalista i match di Padel sono quasi delle vere e proprie battaglie, al punto da risvegliargli un lato nascosto. “Il Padel libera il mio lato animale e mi capita di ripensare alle partite, come quella in cui giocavo in coppia con Paolo Di Canio contro Luca Marchegiani e Fernando Orsi. Abbiamo perso al terzo set per 7-6. Ancora rosico…“.
Ad ogni modo, per Pardo il Padel “non è una semplice moda e non finirà presto“. Questo perché “è un gioco che piace a tutti perché ti diverti da subito ed è anche semplice da organizzare“. Facile da giocare e da organizzare, quindi, ma il Padel è anche un ottimo modo di consolidare le amicizie, anche quelle “eccellenti”. “A me ha dato anche la possibilità di sfidare grandi amici e campioni del calcio come Totti, Cassano, Albertini e Cambiasso” ha detto al CdS.
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