José Mourinho, addio improvviso alla Roma: scenario davvero assurdo nella Capitale.
Le ultime dichiarazioni anche durante la tournée in Giappone non hanno fatto piacere alla società giallorossa. Ormai appare sempre più evidente il contrasto tra le volontà dello “Special One” e le possibilità dei Friedkin.
La Roma ha da poco concluso la sua tournée in Giappone, facendo ritorno nella Capitale in queste ore. Un paio di amichevoli contro il Nagoya Grampus e lo Yokohama Marinos che non hanno offerto particolari spunti dal punto di vista tecnico. Due pareggi (0-0 e 3-3) che sono serviti per vedere all’opera qualche giovane interessante (Tahirovic, Volpato, Missori e Bove) e hanno consentito ad altri di mettere minuti nelle gambe (Kumbulla, Svilar, Shomurodov).
Il fine ultimo di questo lungo viaggio in Oriente era ovviamente commerciale, per stringere accordi di marketing e aumentare la portata del brand dei giallorossi. Questo servirà ad accrescere il potenziale economico del club dei Friedkin, che sperano presto di avere la possibilità finanziaria di accrescere il livello della squadra.
José Mourinho, le ultime dichiarazioni infastidiscono la proprietà: aria di addio?
Il problema più grande è che questo tipo di processo richiede tempo, e non poco, il che non collima con i desiderata dell’allenatore portoghese. Dopo aver alzato al cielo di Tirana la Conference League lo scorso 25 maggio, Mourinho aveva immediatamente dichiarato di voler conoscere i piani futuri della proprietà americana.
José non è uno che si accontenta e raggiunto un obiettivo prova subito a fissarne un altro. La campagna acquisti estiva non è stata male, con gli arrivi di numeri uno come Dybala e Wijnaldum, ma gli infortuni prolungati proprio di questi big ha tolto potenziale al gruppo.
Navigare tra sesto e settimo posto non è il massimo per un mister così ambizioso e vincente e un po’ di insofferenza è venuta fuori nelle dichiarazioni alla stampa nell’ultimo periodo. Mourinho ha ribadito come non si possa portare a Roma dei top player dalla Premier League o come il potenziale economico del club non permetta grossi acquisti
Mou e Tiago Pinto sempre più distanti: i Friedkin pensano già al sostituto dello “Special One”
Tutti dati di fatto che però non fanno piacere a Tiago Pinto e ai Friedkin. La pressione dell’ex tecnico del Tottenham inizia ad essere pesante per un gruppo di lavoro che si è dato delle scadenze precise per ripianare i conti disastrati lasciati dalla precedente gestione.
Anche sul mercato di gennaio non si potrà operare come si augura Mou, visto che i paletti del Financial Fair Play impongono un pareggio di bilancio. Ecco quindi che le spaccature stanno rischiando di diventare insanabili, con lo spettro di una separazione consensuale a giugno. Il contratto dello “Special One” scade nel 2024, ma forse da ambo le parti la volontà di proseguire sta scemando.
L’alternativa sul mercato straniero potrebbe essere Thomas Tuchel, anche se al giorno d’oggi potrebbe sembrare prematuro fare un nome. Anche Daniele De Rossi, attualmente alla Spal, è un nome che stuzzica le fantasie dei tifosi.