Matteo Berrettini è a Malaga con la Nazionale azzurra pur non potendo giocare e la sua decisione è stata particolarmente gradita.
Un 2022 sfortunato per Matteo Berrettini, costretto a fermarsi ai box più volte a causa dei vari infortuni subiti nell’arco di questa stagione. L’ultimo lo ha subito a Napoli e da allora non è più riuscito a tornare in campo saltando anche Parigi-Bercy.
Matteo non avrebbe dovuto giocare neanche la Coppa Davis, ma aveva deciso comunque di far parte della squadra. Poi, il forfait di Bolelli e le condizioni non ottime di Sonego, che aveva giocato per oltre 3 ore, e Musetti non al top dopo la sua seconda sconfitta contro Auger-Aliassime, hanno costretto Volandri a chiamare in causa proprio lo stesso romano, fino a quel momento solo spettatore dei match dei suoi compagni.
Stando alle parole del capitano, è stato un miracolo che “Berretto” sia potuto scendere in campo al fianco di Fognini, ma è altrettanto vero che il suo apporto è stato importante anche quando si trovava a bordo campo. Una decisione, quella di restare vicino ai suoi colleghi, non scontata date le sue precarie condizioni ed esaltata anche dall’ex capitano della Nazionale di Davis, vincitore nel 1976, Nicola Pietrangeli.
Pietrangeli sottolinea la scelta di Berrettini
“È stato un gesto nobile, di appartenenza alla squadra – le parole di Pietrangeli –. A Bologna si è visto quanto siano uniti, la sua presenza è stata fondamentale. I tennisti amano molto stare in squadra, anche se hanno pochissime occasioni durante la stagione“. E dunque non sorprende quanto affermato da Volandri, che ha molto apprezzato la scelta di Berrettini di essere presente a Malaga nonostante non fosse in condizioni ottimali.
Purtroppo, contro il Canada è andata com’è andata, ma ci sono stati senz’altro buoni segnali da parte della squadra. Come l’impresa di Sonego, che ha fornito un’altra grande prestazione contro Shapovalov, numero 18 del ranking Atp, dopo quella con Tiafoe. Il torinese ha mostrato grande tenacia pur non essendo al top della forma, tant’è che ha ricevuto la chiamata di Volandri quando era già in vacanza alle Maldive.
O anche la grande prova di Fognini e Bolelli contro gli americani e il ritorno in campo dello stesso Berrettini. Senza tralasciare Musetti, che a Malaga non si è tirato indietro giocando contro due top 10 del mondo. Con il suo talento può senz’altro diventare uno dei perni della squadra azzurra dei prossimi anni.