Roger Federer ha parlato della sua carriera e della vita da giocatore in generale, ammettendo che ora si sente più leggero. Il motivo.
Dopo 24 anni di carriera professionistica, Roger Federer ha detto definitivamente basta al tennis, lasciando agli appassionati soltanto ricordi indelebili delle sue incredibili giocate e dei suoi innumerevoli successi.
D’altronde, 1.251 vittorie e 103 titoli, di cui 20 Slam, non sono numeri qualunque, ma, quando si parla di Roger, si parla anche di tutto ciò che ha fatto per rendere grande questo sport. Lui che, oltre ad essere molto attivo nel sociale, ha attirato le attenzioni di tutti sul tennis, contribuendo al suo successo degli ultimi anni.
Insomma, un maestro, un campione, una leggenda che, nonostante il ritiro, continua ad essere attivo nell’ambito tennistico. Una testimonianza in tal senso è arrivata da Tokyo, dove in questi giorni ha partecipato ad un evento promozionale del suo sponsor giapponese Uniqlo, dove si è diviso tra interviste, campo e fan.
L’ammissione di Roger Federer
Alla arena dove si è svolto l’evento sono accorse migliaia di persone, che hanno avuto modo di rivedere Federer di nuovo in azione con la racchetta. E tra un’iniziativa e l’altra c’è stato spazio anche per una conferenza stampa in cui ha parlato della sua carriera, nonché della vita da tennista professionista più in generale.
“Quando giochi pensi sempre al tuo prossimo allenamento, alla tua prossima partita. Non ti lasci mai andare, pensi al prossimo viaggio, alla prossima valigia…” le sue parole che quindi offrono una testimonianza sugli stress che vive ogni giocatore in attività. “Non ne sei mai consapevole, sei sempre lì col pensiero finché non ti ritiri e ti rendi conto che, wow, quello stress svanisce all’improvviso” ha aggiunto.
In particolare, per lui, c’è stata un’ansia con cui ha dovuto convivere quotidianamente e che peraltro ha fermato nei mesi scorsi la ex numero 1 del ranking Wta Simona Halep. “Il doping, ad esempio – afferma –. Sai che dobbiamo compilare moduli antidoping ogni giorno, un’ora ogni giorno, un’ora ogni giorno, ovunque tu sia, una parte della tua testa pensa sempre che potrebbe arrivare un controllo da un momento all’altro“.
Poi, però, arriva un momento in cui tutto finisce e Federer lo ha potuto constatare di persona soltanto da poco. “Una volta che tutto svanisce ti senti più leggero, sollevato dal fatto che puoi effettivamente vivere normalmente di nuovo dopo 25 anni” ha concluso Roger.