Carlos Alcaraz ha fatto anche meglio di Federer e Nadal: nessuno nella storia del tennis ci è riuscito
Nessuno come lui: Carlos Alcaraz è riuscito laddove neanche Rafa Nadal e Roger Federer sono arrivati. Una vera e propria impresa quella del numero 1 al mondo, il 19enne spagnolo che ha chiuso l’anno davanti a tutti nella classifica ATP.
Rafa Nadal ha dovuto alzare bandiera bianca ed arrendersi dopo le due sconfitte alle Finals in corso a Torino: non ha potuto scavalcare il più giovane connazionale in testa al ranking, ammettendo che probabilmente mai più potrà ambire a tale piazzamento. Cambio della guardia quindi con record annesso perché Carlos Alcaraz è riuscito a fare qualcosa che nessuno mai prima di lui aveva compiuto. Chiudere l’anno da numero 1 dopo aver scalato ben 32 posizioni. Si tratta di un altro record dopo quello che lo ha fatto diventare il più giovane numero 1 al mondo.
Andando ad analizzare tutti i primatisti del tennis, nessuno è riuscito ad arrivare in cima alla classifica ATP partendo da così dietro. Dodici mesi fa il talento di Murcia era soltanto numero 32 al mondo e ad inizio 2022 ha iniziato una scalata inarrestabile che lo ha portato al vertice.
Andando a vedere come era posizionati i numeri 1 nel ranking di fine anno all’inizio della stagione, non troviamo nessuno che è partito così indietro. Tutti o quasi erano già nella top ten e solo Novak Djokovic è partito fuori dalle prime dieci posizioni: a fine 2017 era dodicesimo, a fine 2018 ha chiuso da leader.
Così andando indietro si vede che Roddick era partito dal decimo posto, Nadal dal nono, mentre Lleyton Hewitt era settimo e Andre Agassi sesto. Meno fatica ha fatto, ad esempio, Nadal che ha chiuso il 2013 da numero 1 dopo essere stato quarto un anno prima. Si tratta però di eccezion anche in questo caso (come per Kuerten): tutti gli altri numeri 1, infatti, sono partiti dal secondo o terzo posto.
Non Alcaraz che ha affrontato il 2022 partendo da numero 32 e lo ha chiuso da numero 1 con una scalata che non ha avuto rivali. Entrato in top ten dopo le vittorie di Miami e Barcellona, ha continuato a progredire fino ad arrivare al numero 4 perdendo la finale ad Umago contro Sinner. Poi la vittoria agli US Open che lo ha mandato in testa al ranking dove ha chiuso l’anno. Da trentaduesimo a primo in appena 12 mesi: è un Alcaraz davvero da record.
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