Lorenzo Musetti commenta così uno degli avversari che non è ancora riuscito a battere: “Ti annichilisce mentalmente“.
Questa è stata di gran lunga la miglior stagione della per ora breve carriera di Lorenzo Musetti che quest’anno ha vinto Atp 500 di Amburgo e Atp 250 di Napoli. Due successi, questi, che quindi lo hanno consacrato tra i giocatori più in forma del 2022, dove peraltro ha superato campioni ormai già affermati come Carlos Alcaraz e Matteo Berrettini.
Un’altra grande prova del carrarese è arrivata anche al Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove ha vinto contro giocatori importanti come Cilic, Basilashvili e Casper Ruud. Ai quarti, però, è stato fermato dal campionissimo Novak Djokovic, di certo non l’avversario che ci si vorrebbe trovare di fronte.
D’altronde, con i suoi 21 titoli Slam, il serbo è uno dei giocatori più vincenti della storia del tennis, detentore peraltro di svariati record, mentre altri li potrà quasi tranquillamente raggiungere prima di ritirarsi. Trovargli punti deboli è quasi impossibile, così come è difficile trovargli punti di forza data la sua completezza nel gioco. Ma Musetti sembra avere le idee chiare in questo senso e, in un’intervista a La Stampa , ha svelato qual è, secondo lui, la principale caratteristica di Nole.
Lorenzo Musetti su Djokovic
“La sua forza, oltre al talento e alle doti tecniche, è la sua capacità di annichilire l’avversario dal punto di vista mentale” le parole dell’azzurro. “È una mentalità molto aggressiva, anche in campo, è molto concentrato, non lascia mai trasparire nulla – prosegue –. Credo che quello sia il suo punto di forza che ti porta all’errore più frequentemente“.
Del resto, di questa sua caratteristica ne aveva parlato anche lo stesso Djokovic in un’altra intervista a La Stampa. E su questo Musetti si trova d’accordissimo. “Lui entra con quella mentalità lì di ‘sfondare’ l’avversario da qualsiasi punto di vista, soprattutto di infliggere un bel danno a livello mentale” ha detto il carrarese. E quando gli avversari si sentono “schiacciati” a livello psicologico, è difficile per tutti riuscire a riprendersi, anche per i più grandi campioni come abbiamo già visto in passato in più di un’occasione.