Ultim’ora Ferrari, addio improvviso a Maranello: la notizia lascia di stucco i tantissimi tifosi della Rossa.
Manca ancora il GP di Abu Dhabi per far calare il sipario sul Mondiale di Formula 1 ma da domenica prossima, 20 novembre, tutti i team programmeranno il futuro. Quello della Ferrari è già tracciato e prevede decisioni immediate, per certi versi anche clamorose.
Perché anche il weekend di Interlagos ha confermato che il team viaggia su due binari differenti. Da una parte ci sono i piloti che ancora una volta hanno dimostrato di poter lottare anche per la vittoria se messi nelle condizioni giuste. Dall’altra c’è la squadra, o meglio le decisioni del muretto che ha sbagliato molto soprattutto nelle Qualifiche di venerdì. Ecco perché Mattia Binotto è arrivato alla fine del suo viaggio.
Questa è la grande novità di oggi, preannunciata ad inizio settimana da un grande esperto di Ferrari, Leo Turrini. Dalle pagine de ‘Il Resto del Carlino’ il giornalista emiliano ipotizzava il futuro della squadra e mette nel mirino il team principal delle Rosse che era stato promosso in quel ruolo all’inizio del 2019 al posto di Maurizio Arrivabene.
Da allora in tutto sono arrivate 7 vittorie e 23 pole position, più il secondo posto tra i Costruttori nel 2019 che potrebbe essere replicato anche in questa stagione. Ci sono 19 punti di margine sulla Mercedes, decisiva sarà l’ultima gara a Yas Marina ma per come era iniziato il campionato è davvero il minimo sindacale.
Ma John Elkann, che della Ferrari è presidente oltre che azionista, ha deciso che basta così. Troppi gli errori di gestione messi in mostra quest’anno dal muretto del Cavallino, ma soprattutto l’impressione è quella di una rottura prolungata con Charles Leclerc che dalla proprietà è considerato il numero 1.
Così a gennaio arriverà Fréderic Vasseur, attuale team principal dell’Alfa Romeo Sauber. Una vittoria di Charles Leclerc, che con il manager francese ha lavorato molto in passato, e del suo manager Nicholas Todt (figlio di Jean). E una sconfitta di Binotto ma anche di Carlos Sainz che così perderà il suo mentore.
A stretto giro comunque è arrivata una prima smentita della Ferarri, via Twitter: “In relazione alle speculazioni apparse su alcuni organi di stampa relative alla posizione del team principal della Scuderia Mattia Binotto, Ferrari comunica che si tratta di voci totalmente prive di fondamento”.
Ma chi è Fréderic Vasseur e perché il suo nome è così popolare nel mondo dei motori? Nato nel 1968 (un anno prima di Mattia Binotto) in un comune dell’Île-de-France, il Dipartimento di Parigi, ha cominciato molto presto come uomo al muretto di team in quelli che oggi sono i campionati di Formula 2 e Formula 3.
Il manager francese infatti è entrato nel mondo dei motori nel 1996, con la fondazione del Team ASM, seguendola maturazione di alcuni giovani piloti che poi hanno scritto la storia della Formula 1. Uno su tutti, Lewis Hamilton.
Nel 2004, Vasseur è passato a guidare in pista l’ART Grand Prix e dall’anno successivo la squadra ha debuttato nella GP2 che è l’attuale Formula 2. In bacheca 8 titoli complessivi, 4 costruttori (2005, 2006, 2009 e 2015) e altrettanti piloti con Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Nico Hülkenberg e Stoffel Vandoorne. Ma poi anche successi nella GP3 Series con Valtteri Bottas, Esteban Ocon e per ultimo Charles Leclerc.
Il primo passo ufficiale in Formula 1 era arrivato nel 2016 con la Renualt come team principal. Dall’anno successivo e sino ad oggi ha ricoperto lo stesso ruolo all’Alfa Romeo Sauber, facendo debuttare in F1 proprio Leclerc.
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