Kyrgios è stato autore di un gesto davvero lodevole con il quale ha risolto una causa che andava avanti da qualche mese.
Nonostante qualche episodio per il quale ancora viene criticato in merito alle sue reazioni, Nick Kyrgios ha imparato negli ultimi mesi a gestire molto meglio la sfera emotiva. Lo dimostrano anche i risultati di questo suo 2022, sicuramente una delle migliori stagioni della sua carriera, considerando la finale di Wimbledon raggiunta e la posizione di numero 22 in classifica a fine anno.
Se ancora ci fossero dei dubbi sul percorso di maturazione intrapreso dal ventisettenne di Canberra, la sua ultima decisione fuga certamente ogni dubbio. Il tennista aussie ha infatti riconosciuto un errore durante la finale di Wimbledon nei confronti di una tifosa, e vi ha posto rimedio aiutando una nobile causa.
Kyrgios e la causa con una tifosa: il nobile gesto risolve tutto
Durante l’ultimo atto dei Championships, si ricorda, l’australiano ha ad un certo punto perso la calma inveendo contro una tifosa che a suo dire lo stava disturbando. “Ha bevuto 700 drink, so anche chi è,” aveva detto, “cacciatela fuori”. Scenario che effettivamente si è verificato, con la spettatrice allontanata per 15 minuti prima di poter rientrare.
“Volevo solo mostrargli solo il mio supporto, ma evidentemente mi sono spinta troppo oltre”, aveva commentato la donna, avvocato polacco di nome Anna Palus. Che comunque ha optato, in seguito, per una causa per diffamazione nei confronti di Kyrgios, sconfitto in quella partita in quattro set da Novak Djokovic.
La causa, si apprende ora dallo studio legale Knight Temple Law, si è chiusa nel migliore dei modi, con una dichiarazione ufficiale da parte dello stesso Kyrgios: “Riconosco che il mio giudizio (il fatto che la donna fosse ubriaca) fosse sbagliato e mi scuso. Per fare ammenda, ho donato 20mila dollari al Great Ormond Street Hospital Charity, un ente benefico scelto dalla signora Palus”.
Tutto è bene quel che finisce bene, insomma, con il giocatore ha prontamente accettato di pagare. L’ente scelto fa riferimento all’ospedale Great Ormond, riconosciuto come il primo nel Regno Unito ad offrire cure ospedaliere per i bambini e come uno dei migliori ospedali pediatrici del mondo.