Curioso retroscena sulla sua carriera svelato direttamente da Jannik Sinner che ha svelato il motivo della sua “preferenza”.
Si è conclusa con una sconfitta all’esordio del Masters 1000 di Parigi-Bercy la stagione di Jannik Sinner, che al primo turno del torneo francese è stato superato dallo svizzero Huesler in due set.
Il risultato non ammette repliche (6-2; 6-3) ma è l’ennesimo segnale di un 2022 tormentato sul piano fisico che gli ha impedito di esprimersi al meglio nell’arco di questi mesi. L’ultimo problema, un infortunio alla caviglia, lo ha frenato a Sofia, proprio sui campi che lo avevano visto trionfare per due volte consecutive nel 2020 e nel 2021. Giusto il tempo di tornare, battere Garin e Cerundolo a Vienna ed ecco arrivare due sconfitte – contro Medvedev, ai quarti del torneo austriaco, e, per l’appunto, Huesler – che hanno posto fine alla sua stagione.
Insomma, c’è rammarico per come è andato quest’anno, ma ciò che non si discute è il suo talento che lo ha portato fino alla top 10 della classifica mondiale ad appena 20 anni. Una scelta, questa di giocare a tennis, che finché era bambino non era scontata, ma che invece si è rivelata vincente.
Jannik Sinner svela i motivi della sua “preferenza”
Da piccolo Sinner era una promessa degli sci, a tal punto da conquistare diverse vittorie a livello nazionale fino ai 12 anni. Poi, però, c’è stata la decisione di abbandonare la carriera sciistica e di intraprendere quella di tennista.
“Ad un certo punto sciare per me non era più un gioco, basta scendere (dalla montagna, ndr) e nel modo più veloce. Quindi ho scelto di mettere da parte gli sci” ha detto Jannik in un’intervista ai canali ufficiali degli Australian Open.
La racchetta, invece, gli garantiva più divertimento per alcuni motivi. “Il tennis è uno sport divertente, devi anche guardare dall’altra parte, giochi uno contro uno, così vedi i tuoi avversari, mentre nello sci non lo puoi fare“. E ancora: “Quando sei a terra, hai la possibilità di cambiare qualcosa, cosa che nello sci non puoi“. Dunque, in definitiva, secondo il numero 1 azzurro “penso siano questi i motivi per cui ho scelto il tennis“.
Mai scelta si rivelò quindi più azzeccata per Sinner, che a 21 anni vanta già diversi titoli e partite memorabili. Come quella che lo vide protagonista a Wimbledon dove arrivò ad un passo dal battere il campione Novak Djokovic. Oppure quella di qualche mese dopo a New York, in occasione degli US Open che lo vide contrapposto a Carlos Alcaraz, suo ormai principale rivale e con cui, si augurano i tifosi italiani, condividerà i palcoscenici più prestigiosi raccogliendo l’eredità dei Big Three.