Nadal è pronto al ritorno in campo dopo due mesi di assenza: nel finale di stagione, però, dovrà fare i conti con una “scomoda” novità.
Le immagine dei suoi allenamenti, nelle scorse settimane, non sono state casuali. Perché nonostante avesse “cose più importanti a cui pensare“ prima del tennis, con la nascita imminente del proprio figlio, una volta che tutto è andato per il meglio, Rafael Nadal ha deciso di riprendere la racchetta in mano e prepararsi per il finale di stagione tra il Masters 1000 di Parigi-Bercy e le ATP Finals.
La sua ultima partita in singolare, in effetti, è la sconfitta negli ottavi di finale degli US Open, per mano di Frances Tiafoe. Lo spagnolo, però, ci tiene evidentemente a chiudere il suo grandioso 2022 nella maniera più onorevole possibile, ovvero mettendosi in gioco. E facendo i conti con “un’esperienza difficile“, come lui stesso l’ha definita nella conferenza stampa alla vigilia del suo esordio in Francia.
Nadal, pensiero speciale prima di Parigi-Bercy: “Ho sensazioni diverse rispetto al solito”
Dopo Flushing Meadows e dopo il breve soggiorno a Londra per l’ultimo match di Roger Federer in Laver Cup, il maiorchino è corso subito a casa per stare vicino alla moglie, Maria Francisca Perello, che l’8 ottobre ha infine dato alla luce il primogenito della storica coppia, che avrà lo stesso nome del 22 volte campione Slam, Rafael.
Per il numero 2 del mondo, dunque, Parigi-Bercy e Torino saranno i primi tornei giocati da papà: “In questo momento sto provando sensazioni diverse rispetto al solito. Non è mai bello lasciare casa“, ha detto. “Dopo tre settimane trascorse con mio figlio, è un’esperienza difficile dovermi distaccare da lui, ma devo adattarmi. Al giorno d’oggi, siamo fortunati, perché possiamo videochiamarci quando vogliamo”.
Una dolce novità, quella dell’arrivo del primo figlio, che con sé porta però anche cose nuove da affrontare per un tennista, abituato a viaggiare per il mondo. Non a caso, per questi primi impegni dopo il lieto evento, Nadal non vuole mettersi assolutamente alcuna pressione addosso, mettendo anche in disparte la possibilità di chiudere l’annata in cima alla classifica ATP: “Vedremo come si comporterà il mio corpo e come reagirà. Con il passare degli anni è più facile capire le condizioni fisiche con il passare delle partite”, ha concluso.