Si è concluso ai quarti di finale il cammino di Jannik Sinner all’Atp di Vienna. Una sconfitta, quella con Medvedev, che ha sancito (quasi) anche un altro importante verdetto
E’ rientrato a Vienna, Jannik Sinner, dopo l’infortuno subito all’Atp di Sofia che gli ha fatto saltare i tornei di Astana e Firenze, ai quali era già iscritto.
Un ritorno in campo, quello dell’azzurro, incoraggiante a Vienna con due vittorie nei primi due turni contro Garin e Cerundolo prima del quarto di finale contro un ispiratissimo Daniil Medvedev che l’ha sconfitto in due set con il punteggio di 6-4; 6-2. Al cospetto di un avversario decisamente in giornata, troppo gli errori di Sinner che ha pagato a caro prezzo due break subiti in avvio di entrambi i set.
Archiviata Vienna, Sinner tornerà in campo la settimana prossima nell’ultimo Masters della stagione a Parigi Bercy, nel quale, agli ottavi di finale potrebbe incrociare Novak Djokovic. Poteva essere una tappa decisiva Bercy per uno dei grandi obiettivi stagionali dell’azzurro, purtroppo, ora quasi svanito.
Sinner, l’obiettivo è (quasi) impossibile
Ci riferiamo alla possibile qualificazione alle Atp Finals di Torino, in programma dal 13 al 20 novembre. Al torneo dei Maestri accedono i primi 8 classificati della Atp Race, la classifica che tiene in considerazione solo i risultati raggiunti nella stagione in corso.
Prima di Vienna, Sinner, al momento tredicesimo in graduatoria, aveva ancora una flebile speranza, in caso di risultato positivo, di raggiungere una posizione utile per la possibile qualificazione. Le speranze ora sono svanite quasi del tutto.
Sono infatti quasi mille i punti che separano Jannik da Auger Aliassime, al momento ultimo dei qualificati. Il calcolo è presto fatto. Per ottenere la qualificazione tra gli otto, Sinner dovrebbe vincere il Masters di Bercy e, al contempo, sperare in un’eliminazione all’esordio del torneo parigino dello stesso Aliassime e degli altri rivali che lo precedono in classifica (ovvero Fritz, Hurkacz, Carreno Busta).
Uno scenario difficilissimo da concretizzare. Con un buon risultato a Parigi, tuttavia, e concomitanti defezioni dei rivali, Sinner può centrare un posto tra le due riserve, pronte a subentrare in caso di ritiro di uno dei qualificati alle Finals. Jannik era tra le riserve anche nella passata edizione ed è subentrato a Berrettini, ko per infortunio, durante il match d’esordio con Zverev.