Mai banale Adriano Panatta che in una sua disamina sul tennis attuale ha detto che c’è un giocatore che non gli “trasmette quasi nulla”.
Adriano Panatta è stato uno dei tennisti italiani più forti di sempre. Ex numero 4 al mondo e vincitore Slam al Roland Garros del 1976, il romano oggi è soltanto spettatore e di tanto in tanto si lascia andare in commenti e interviste mai banali nei confronti degli attuali protagonisti del tennis internazionale.
La più recente l’ha rilasciata al Giorno-Carlino, in cui ha analizzato l’attuale momento magico del movimento azzurro che ha visto la scoperta di tanti nuovi talenti che stanno iniziando a scrivere importanti pagine di sport nostrano.
Matteo Berrettini e Jannik Sinner sono ormai giocatori affermati e quest’anno c’è stata anche la ribalta di Lorenzo Musetti, vincitore dei suoi primi titoli Atp ad Amburgo e a Napoli. Inevitabile, poi, una certa attenzione anche al nuovo numero 1 del mondo, Carlos Alcaraz, che a soli 19 anni ha vinto il suo primo Slam in carriera.
Adriano Panatta: “Non mi trasmette quasi nulla”
Panatta, così come il suo ex capitano con cui vinse la storica Coppa Davis del 1976, Nicola Pietrangeli, vede il suo preferito in Musetti che, sotto un determinato aspetto, sarebbe persino migliore di Berrettini e Sinner. “È il più estroso di questo grande gruppo azzurro, non c’è dubbio – ha detto –. Quello con più soluzioni in campo, anche più di Berrettini e Sinner. Ed è anche molto giovane, può maturare anche dal punto di vista tecnico“.
Parole, queste, che dunque confermano la sua preferenza per il 21enne di Carrara che, grazie ai successi di questa stagione, giocherà per la prima volta le Next Gen Finals di Milano, in programma dal 9 al 13 novembre.
Certo è che, però, il movimento non conta solo sui primi tre azzurri della classifica. Infatti, ci sono anche i vari Passaro, Arnaldi, Bellucci e tutti gli altri giocatori della nuova generazione che stanno facendo bene. E anche Panatta ammette di essere fiducioso sul loro futuro. “Questi ragazzi sono sulla buona strada. Certamente serve anche fortuna, la capacità di esserci al momento giusto. Tutti possono cercare di centrare la grande impresa” ha dichiarato.
Chi invece non lo convince appieno, sebbene non possa negare alcune sue evidenti caratteristiche, è Carlos Alcaraz. “Personalmente non mi trasmette quasi nulla a livello tennistico, anche se ha due doti indiscutibili: è estremamente forte e continuo“. Perciò, per l’ex tennista, lo spagnolo ha tutte le carte in regola per “vincere tanti Slam” ha concluso.