Dopo la sconfitta contro Medvedev nei quarti di finale di Vienna, Jannik Sinner rilancia e torna subito in campo
La sconfitta in due set e in poco meno di un’ora e mezza di gioco contro Daniil Medvedev, testa di serie numero #1 del torno, è solo un’altra tappa della stagione di Jannik Sinner.
L’altoatesino, tornato in campo dopo tre settimane di assenza a causa dell’infortunio subito nella semifinale del torneo ATP di Sofia, è già pronto a tornare in campo. Contro il russo Sinner non è mai riuscito a trovare i suoi colpi migliori. Un po’ per colpa di una condizione ancora provvisoria. Ma soprattutto per merito del suo avversario che lo ha sempre messo in difficoltà con una prima palla di servizio molto efficace e su ritmi serrati e scambi prolungati.
Sinner, prossima tappa Bercy
Ma per Sinner la cosa più importante era tornare in campo e mettersi alla prova dopo un problema fastidioso che ha richiesto tempo, terapia e pazienza. Ora si tratta di insistere e di dare continuità a una stagione che per Sinner ha ancora alcuni momenti fondamentali.
Verso le Finals e la Coppa Davis
Fuori da Vienna, Sinner è già proiettato al prossimo appuntamento in programma a Parigi Bercy, ultimo ATP Masters 1000 della stagione. I conti per assicurarsi uno dei tre posti ancora vacanti alle ATP Finals di Torino ovviamente non tornano ancora. Anzi… le possibilità di centrare l’appuntamento più ricco della stagione sono obiettivamente davvero molto remote. Ma fino a quando l’aritmetica non dice il contrario l’altoatesino cercherà di tenere in piedi la sua candidatura.
In attesa di verificare le condizioni di Berrettini, assente a Vienna dopo i problemi fisici riscontrati a Napoli e attualmente in recupero, ci si attende la coppia di punta del tennis azzurro di nuovo in campo a Parigi per cercare la migliore condizione in vista dei quarti di finale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti a Malaga.
Se anche Sinner non dovesse riuscire a centrare come lo scorso anno il gran finale di Torino, c’è sicuramente modo di rifarsi e di rilanciare una stagione sofferta e a tratti tormentata per l’altoatesino che tra un infortunio e l’altro si è dovuto “accontentare” di un unico trofeo a Umag.