Per anni Andy Roddick è stato uno dei principali rivali di Roger Federer e dopo il ritiro ha cambiato quasi totalmente stile di vita.
Andy Roddick è stato uno dei migliori giocatori statunitensi di sempre, la cui unica sfortuna, forse, è stata quella di esser capitato nella stessa generazione dei più grandi tennisti della storia. Ovviamente il riferimento va a Rafa Nadal, Novak Djokovic e, soprattutto, Roger Federer, con il quale ha dato vita a vere e proprie battaglie in campo che, purtroppo per lui, lo hanno lasciato spesso a mani vuote.
Tant’è che dopo aver provato più volte, invano, ad alzare l’asticella del suo gioco, prese la sofferta decisione di ritirarsi ad appena 30 anni per aprire un nuovo capitolo della sua vita.
Ciò che gli resta sono i ricordi delle grandi sfide che hanno entusiasmato il pubblico di tutto il mondo, tre finali di Wimbledon, quattro semifinali agli Australian Open e il titolo degli US Open del 2003. Quello stesso anno, peraltro, fu l’anno della sua definitiva consacrazione, con le vittorie di St. Poelten, Queen’s, Masters Series di Montreal e Cincinnati e, per l’appunto, l’unico titolo Slam della sua carriera ottenuto a New York. Successi, questi, che gli valsero la prima posizione del ranking Atp per 13 settimane a soli 21 anni.
Dopo il ritiro, Roddick ha quasi completamente cambiato vita e oggi non si vede quasi mai ai vari grandi appuntamenti della stagione tennistica. Di tanto in tanto rilascia commenti interessanti ai media, ma poco altro.
In una passata intervista a Fox News, Andy rivelò come il suo ritiro dalle scene tennistiche sia stato molto sereno. “È stato fantastico, sono stato fortunato perché lasciando il tennis mi si è aperto un mondo completamente al di fuori da esso“.
Sposato con l’attrice ed ex modella americana Brooklyn Decker dal 2009, la coppia ha avuto due figli: Hank, nato nel 2015, e Stevie, nata quasi tre anni dopo. Mentre per quanto riguarda la vita professionale, l’ex numero 1 al mondo ha una sua fondazione, la Andy Roddick Foundation, che si occupa di sostenere economicamente i bambini più bisognosi con trascorsi di abusi e malattie. Ed è ad essa, e altre attività, che quindi oggi dedica gran parte delle giornate.
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