L’Italia ha raggiunto un primato davvero impressionante nel ranking ATP: la crescita dei giovani si vede dai numeri.
Da un paio di stagioni, l’Italia del tennis ha compiuto un’incredibile salto di qualità. Iniziato probabilmente con la semifinale al Roland Garros di Marco Cecchinato nel 2018, il momento d’oro del tennis italiano sta inoltre tutt’ora continuando, grazie all’arrivo alcuni giovani di livello straordinario.
Fabio Fognini ha riportato l’Italia nella Top-10 ATP nel 2019, e pochi mesi dopo – a 23 anni – c’è l’ha fatta anche Matteo Berrettini, che ora è un’assoluta realtà del tennis mondiale, finalista anche a Wimbledon 2021. Ed anche i giovani nati dopo il 2000 stanno regalando enormi soddisfazioni al tennis azzurro. Jannik Sinner è stato anch’egli in Top-10 per qualche settimana, mentre Lorenzo Musetti sta vivendo uno straordinario 2022, trovandosi ora a ridosso della Top-20.
Oltre ai più celebri, c’è però un’intera colonia di tennisti italiani che sta facendo progressi nel ranking ATP, ottenendo grandiosi risultati anche nel circuito Challenger. E proprio grazie a loro, oggi, l’Italia, può festeggiare un clamoroso primato che conferma il suo status di potenza mondiale a livello maschile.
Italia regina del ranking ATP: l’incredibile traguardo degli azzurri
Il movimento è cresciuto un maniera vertiginosa, tanto da ospitare sempre più tornei anche nel circuito maggiore (oltre a Roma, quest’anno, ci sono le ATP Finals, le Next Gen Finals e i due ATP 250 di Firenze e Napoli). E a garanzia dello strepitoso stato di salute del tennis maschile ci sono, come detto, i risultati dei ragazzi più giovani.
L’ultimo a festeggiare, in ordine cronologico, è stato domenica il ventunenne Mattia Bellucci, vittorioso nella finale del Challenger di Saint-Tropez nel derby contro Matteo Arnaldi. Un risultato che ha permesso al vincitore ed al finalista di ritoccare il proprio best-ranking, rispettivamente al numero 186 ed al numero 141 ATP da lunedì.
Per Bellucci, in realtà, è la prima storica volta nella Top-200, un ingresso che nelle mani dell’Italia consegna un grandioso record, con 20 giocatori presenti. A nobilitare tutto questo, poi, c’è un fattore chiave: 10 degli italiani in Top-200 hanno 21 o meno anni, dunque un potenziale radioso futuro davanti.