Tra le tante assurde aste che si stanno scatenando in questi ultimi mesi spicca quella per una racchetta da tennis che è considerata la più costosa di tutti i tempi
C’è una lunga e interessante analisi economica da parte del Financial Times che ha individuato nelle collezioni d’arte un bene rifugio fondamentale per gli investitori.
Il concetto di collezione d’arte, peraltro, è estremamente ampio e lato e si presta a diverse divagazioni, ugualmente interessanti.
Le collezioni di auto storiche, sono da considerare arte? Stessa cosa per le moto, per i cimeli che riguardano il mondo della storia del cinema, della letteratura. E dunque oggetti di prestigio appartenuti a grandi artisti, attori, a icone storiche del passato. Forse non è arte ma sicuramente è un buon investimento. Perché per definizione questi oggetti sono destinati a garantire una rendita monetaria continuata e prolungata nel tempo. Ed è per questo che le aste fanno a gara ad acquistare lotti di prestigio da vendere a peso d’oro. Oggi, poi, con le aste aperte online dove la presenza dell’acquirente non è più richiesta, vale praticamente tutto.
Ed è per questo che negli ultimi mesi sono andate a ruba figurine introvabili della collezione del baseball americano, tutto quello che riguarda la carriera di LeBron James, trofei tenuti in bacheca per lungo tempo e che ora campeggiano nel salotto di qualche ricco investitore. Il tennis non fa eccezione, ma il prezzo di battuta di una racchetta da tennis, forse la più famosa di tutti i tempi, ha superato ogni aspettativa: 125mila dollari. Si tratta del mitico match del 1973 tra la grande Billie Jean King e Bobby Riggs.
Il match passò alla storia come “la battaglia dei sessi”. Era la prima volta in cui una tennista donna affrontava un uomo in un incontro ufficiale riconosciuto dalla Federazione internazionale. Billie Jean, un grande simbolo dell’integrazione femminile, a 44 anni, sfidava il suo amico Riggs che si era reso disponibile a quella che fu una vera e propria partita, e non solo un’esibizione. Vinse la King davanti a oltre 30mila persone dello Houston Astrodome, in tre set: 6-4 6-3 6-3. E da allora la sua racchetta, siglata certificata e autografata, è un oggetto di culto delle collezioni di sporti.
La racchetta fu subito messa in vendita dalla King all’asta. E da allora ha cambiato proprietario tre volte. Questa è la quarta. Venduta a prezzo da record nel 1996 è stata rivenduta ieri a un nuovo collezionista, rimasto per il momento sconosciuto, a 125mila dollari. Si tratta dell’oggetto sportivo femminile più caro e pagato di sempre. Billie Jean, accettando di vendere la sua racchetta al miglior offerente, molti anni fa, creò una clausola. Il 10% di ogni transazione che riguarda la sua Wilson autografata doveva essere versato alla sua Fondazione che da sempre sostiene le donne nei pari riconoscimenti nel mondo del lavoro e dello sport.
La partita della ‘battaglia dei sessi’ è recentemente entrata anche nel mondo del cinema con un film interpretato da Emma Stone e Steve Carrell che ha evidenziato una storia nella storia. Quella di Riggs, sovrastato dai debiti, pronto a scommettere contro se stesso per guadagnare più soldi. Gli americani appassionati di sport giudicano il match della battaglia dei sessi uno degli episodi più controversi della storia, ma completamente chiarito. Ma oggi, a distanza di quasi cinquant’anni, fa ancora notizia. E vale una fortuna…
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