Permangono i dubbi circa la presenza di Novak Djokovic nell’edizione 2023 del torneo e anche il direttore non sa cosa succederà.
Non la miglior stagione dal punto di vista personale per Novak Djokovic che, sebbene abbia vinto quattro tornei, di cui uno Slam, ha dovuto affrontare diverse situazioni complicate per via della sua posizione sul vaccino anti-Covid.
Per questo motivo, il serbo ha prima dovuto saltare l’Australian Open, dove è stato trattenuto dalle autorità australiane, e poi tutti gli impegni in Nord America, compresi i due importanti Masters 1000 di Canada e Cincinnati e US Open.
Ciò non gli ha impedito comunque di garantirsi un posto alle Nitto Atp Finals, grazie alle vittorie di Tel Aviv e Astana, ma le difficoltà che ha dovuto superare specialmente nella prima parte di stagione restano ancora nelle mente di tutti. E l’anno prossimo potrebbe iniziare in una maniera per certi versi analoga al 2022, poiché la sua presenza in Australia è ancora in dubbio.
Djokovic, regna l’incertezza
Infatti, nei giorni scorsi sono arrivate le parole di un esponente del vecchio governo australiano che confermava, di fatto, l’impossibilità di entrare nel Paese per Djokovic, nonché per tutte le persone non vaccinate come lui.
Diversamente la pensa il direttore del torneo Craig Tiley che vorrebbe Nole a Melbourne. Non poco tempo fa, si era espresso con certezza sul fatto che il giocatore avrebbe potuto parteciparvi, mentre ora la situazione sembra essersi complicata.
“Novak e il governo federale devono risolvere la situazione e poi seguiremo tutte le istruzioni. Non è una questione su cui possiamo fare pressioni” le parole di Tiley, che quindi rimanda tutto nelle mani del governo aussie. “È una questione che sicuramente sta a loro risolvere e poi, a seconda del risultato, gli daremmo il benvenuto agli Australian Open” ha aggiunto.
Djokovic, dal canto suo, sarebbe ben lieto di tornare sull’isola per tentare di vincere il suo decimo titolo degli Australian Open, anche se è conscio del fatto che, così come è stato quest’anno, tutto dipenderà dalla volontà delle autorità del Paese se concedergli un visto o meno. “Novak ha detto che gli piacerebbe tornare in Australia, ma sa che sarà una decisione definitiva del governo – ha detto Tiley –. Ha accettato quella posizione“.
“È una questione privata tra loro, ma vorremmo dargli il bentornato a condizione che abbia i giusti requisiti per l’ingresso in Australia” ha concluso il direttore. Insomma, regna ancora l’incertezza su una sua possibile presenza in campo a Melbourne del 21 volte campione Slam. Perciò, non resta che attendere e vedere come si evolverà la situazione.