Medvedev ha parlato della sua stagione 2022, tornando con la testa anche alla finale persa all’Australian Open contro Nadal.
La stagione 2022 volge alla conclusione, con qualche giocatore ancora impegnato a conquistarsi un posto per le ATP Finals. Tra di loro, anche se la matematica dice che è quasi fatta, c’è ancora Daniil Medvedev, che dopo essere stato anche numero 1 del mondo in stagione, ha avuto diverse difficoltà.
Il russo ha perso il trono dopo la mancata difesa del titolo allo US Open, ma per la verità, nel corso dell’anno, non ha mai dato l’impressione di potersi esprimere al suo massimo. E pensare che tutto era iniziato per il meglio, a gennaio, quando all’Australian Open era giunto in finale. Nell’analizzare i suoi risultati, però, Medvedev è tornato proprio al giorno della sconfitta contro Rafael Nadal.
Il tennista di Mosca, nell’atto finale del primo Major dell’anno, stava giocando ad un altissimo livello, tanto da issarsi su un vantaggio di 2-0 nel computo dei set. Poi è accaduto quello che molti non avrebbe creduto possibile: Nadal ha annullato anche palle break nel terzo set ed ha rimontato la finale, aggiudicandosela solamente al quinto set.
Una partita in cui, in qualche modo, il maiorchino è riuscito a prendere il sopravvento fisicamente e non solo, contro un avversario che invece non è tornato su quei livelli, neanche mesi dopo la sconfitta: “Se la finale in Australia ha rotto qualcosa in me? Non lo saprò mai. Potrebbe essere vero, oppure no”.
“Di sicuro la partita di Acapulco (semifinale persa ancora da Nadal) è stata difficile da giocare. E ad Indian Wells e Miami non ho giocato bene, ma già non ero sulla stessa lunghezza d’onda”. Ora Medvedev guarda avanti, e lo fa con umiltà. Sapendo che – un segno -, quella giornata, potrebbe averlo lasciato: “Volevo vincere, ma non posso più cambiarlo. Posso solo cercare di fare meglio la prossima volta. Anche se c’è stata un’influenza, spero di riuscire a superarla”.
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