Novak Djokovic vince per la prima volta l’Atp di Tel Aviv e consolida per il momento il suo posto nella race verso le Finals di Torino.
Dopo l’emozionante Laver Cup dove si è celebrato l’addio al tennis giocato di Roger Federer, Novak Djokovic si è presentato a Tel Aviv portandosi a casa coppa e 250 punti che gli permettono di consolidare il suo posto alle Nitto Atp Finals di Torino.
Il campione serbo non giocava un match ufficiale dal 10 luglio scorso, data in cui conquistò il suo settimo titolo di Wimbledon in carriera. Nel mezzo le speranze, poi vanificate dalle regole anti Covid in vigore negli Stati Uniti, di poter giocare lo US Open. E nonostante la delusione per l’assenza, a giudicare da come sono andate le cose in Israele, Nole non ne ha particolarmente risentito. Così come non ha risentito il fastidio al polso che gli aveva impedito di giocare il suo miglior tennis nella sua ultima partita di Laver Cup.
Peraltro, c’è un dato significativo che conferma il suo grande stato di forma: nei quattro match disputati a Tel Aviv non ha concesso neanche un set ai suoi avversari. Neanche al campione Slam Marin Cilic, affrontato nella finale di domenica e superato abbastanza agevolmente con un risultato di 6-3; 6-4.
L’obiettivo di Novak Djokovic
“Credo sia stata una settimana molto positiva, sotto tutti i punti di vista – le parole di Djokovic in conferenza stampa –. Ho stretto un legame forte anche con tutte le persone che sono state qui“. Poi conferma ancora una volta le sue ambizioni: “Ogni torneo ha una categoria differente, ma il mio obiettivo è sempre lo stesso: vincere dei titoli“.
“Questa settimana penso di aver mostrato un buonissimo livello di tennis – aggiunge -. Avevo una motivazione in più per fare bene qui, l’affetto del pubblico è stato semplicemente incredibile“.
Dopodiché, il 21 volte campione Slam ha parlato dei suoi metodi di lavoro per restare sempre al top. “In tutti questi anni ho scoperto quali sono le cose che per me funzionano meglio – spiega –. Ho lavorato tanto per evolvermi sia fisicamente che mentalmente. Questo perché ogni stagione è diversa dall’altra“.
In particolare, secondo Nole, tutto parte dalla concentrazione che un giocatore riesce a mettere dentro e fuori dal campo. “Concentrarmi per me è un must, anche perché la mia intera routine cambia di volta in volta e con il mio team cerchiamo sempre di lavorare nel modo più funzionale” ha detto ai media, anche se ammette di non avere un unico segreto per vincere.
“Non esiste un solo segreto per il successo – ha dichiarato –. Ci sono diversi elementi, ma è fondamentale avere un team forte alle spalle ed essere sempre aperti a nuovi modi di lavorare“.