La rivelazione di Rod Laver fornisce ulteriori dettagli sul momento davvero positivo che ha portato Kyrgios ad una vera e propria svolta.
Non è dato sapere quando sia realmente arrivata la svolta nella carriera di Nick Kyrgios. Che negli ultimi mesi affronta gli impegni tennistici con una dedizione mai vista prima, e che – pur negli episodi in cui perde le staffe – cerca di controllarsi il più possibile, e spesso ci riesce, ottenendo straordinari risultati sul campo.
La finale di Wimbledon è solo stata la punta dell’iceberg, un traguardo che gli ha dato ulteriore benzina. Perché poi la sua estate è proseguita con la vittoria all’ATP 500 di Washington e con ben due vittorie consecutive sull’allora numero 1 del mondo Daniil Medvedev, oltre al raggiungimento dei quarti di finale allo US Open.
È probabile che sul suo cambiamento abbia inciso anche la stabilità sentimentale trovata con la bella Costen Haaltzi. In ogni caso, una leggenda del tennis ha rivelato una conversazione avuta con l’ex bad boy di Canberra che potrebbe aver ulteriormente influito sui risultati dopo Wimbledon dell’australiano.
Kyrgios ha sempre combattuto una battaglia con i propri haters, difendendo spesso anche le proprie prestazioni negative ricordando a tutti i parziali postivi negli scontri diretti con molti top player. Oggi, però, non vuole sprecare tempo, e – soprattutto – non vuole deludere chi crede in lui.
In questa lista, anche oggi che la sua attitudine sembra cambiata, il ventisettenne non ha mai incluso le leggende del tennis australiano, sottolineando come quasi sempre siano andate contro di lui, aiutandolo ben poco nei momenti difficili. L’unico per cui ha sempre speso parole al miele è stato il suo capitano di Coppa Davis Lleyton Hewitt.
In realtà, l’ex numero 1 del mondo non è l’unico estimatore in patria di Kyrgios. Tra gli altri sembra difatti anche esserci il leggendario Rod Laver, che così lo ha descritto al The Telegraph: “Nick ha tutte le qualità del mondo, può giocare qualunque colpo immaginabile. Ha uno dei migliori servizi del circuito, è preciso, sa giocare sotto pressione. Mi ha fatto piacere che abbia raggiunto la finale a Wimbledon ma secondo me non credeva che avrebbe potuto vincere il titolo“.
L’abbrivio positivo dopo i Championships è continuato, e con un Kyrgios se possibile ancor più sicuro di sé, che nella capitale statunitense è tornato a vincere un titolo dopo tre anni. Effettivamente, Rod Laver ha raccontato di aver parlato con il giocatore poche settimane dopo Wimbledon, spronandolo a non fermarsi alla prima finale Slam: “Puoi vincere quelle grandi partite. Perché non ti applichi?“.
Detto e fatto. “Kyrgios ha realizzato quanto sia forte“, ha aggiunto il mitico autore del Grand Slam (nel 1962 e nel 1969). D’altronde, al numero 20 del mondo piace moltissimo sentire l’appoggio di chi gli è accanto, un qualcosa che tramuta come quasi nessuno in energia positiva sul campo. E questo lo rende pericolosissimo contro chiunque. Il 2022 è oramai agli sgoccioli, ma c’è da credere che Kyrgios possa rientrare tra i primissimi outsider anche in tutti i prossimi tornei importanti che giocherà.
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