La carriera di Federer, prolungatasi per 24 anni, ha attraversato varie generazioni, regalando un’incredibile statistica allo svizzero.
Quando è diventato professionista nel 1998, nessuno avrebbe creduto che Federer potesse arrivare ad essere numero 1 per 310 settimane, oltre che vincere 20 Slam. E ancora, nessuno avrebbe creduto che sull’amato circuito sarebbe rimasto per 24 anni, restando competitivo per tutto il periodo (si pensi al quarto di finale raggiunto lo scorso anno a Wimbledon, a 39 anni ed 11 mesi).
Una longevità senza pari, che rimane tale, anche di fronte alla grandezza di due rivali come Novak Djokovic e Rafael Nadal, indubbiamente più vincenti dello svizzero nella loro fase Over-30. L’ATP ha però segnalato, per la carriera di Federer, un dato davvero suggestivo, con una “collezione” davvero curiosa completata nel corso degli anni.
Nato nel 1981 a Basilea, la carriera di Federer è iniziata sotto il segno di Pete Sampras, numero 1 della classifica quando l’elvetico giocava il suo primo match professionistico, in quel di Gstaad. Dunque, tra i due, la differenza di età di dieci anni. Quel che è incredibile, però, è che, nei giorni del ritiro dell’otto volte campione di Wimbledon, in testa al ranking ci sia un ragazzo classe 2003 come Carlos Alcaraz.
Numeri che fanno ben comprendere la straordinaria lunghezza della sua avventura a livello ATP. Osservando tutti gli avversari da lui affrontati lungo il percorso, però, emerge un’altra curiosità davvero molto interessante. Perché in 24 anni, Federer ha incrociato le racchette con almeno un giocatore nato in ogni singolo anno tra il 1968 ed il 2000.
Il primo della lista è stato lo spagnolo Francisco Clavet, il più giovane – invece – è chiaramente Felix Auger-Aliasssime. Un elenco magico principalmente per due motivi: l’anno di inizio corrisponde all’avvio dell’Era Open, coprendo tutti gli anni fino alla fine del secondo millennio, e toccando anche il 2000, anno in cui Federer stesso era già sul tour.
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