Dopo l’ultima partita di Roger Federer, sui social si è scatenata una polemica assurda nei confronti del suo avversario.
Venerdì sera è andato in scena “l’ultimo ballo” di Roger Federer. Dopo 24 anni sempre al top, lo svizzero ha infatti deciso di terminare la sua carriera da giocatore professionista, lasciando nello sconforto i milioni di tifosi che lo hanno seguito in tutti questi anni.
Il match si è svolto alla O2 Arena di Londra in occasione della Laver Cup 2022 e qui il “Re” ha giocato un incontro di doppio in coppia con il suo amico-rivale di sempre Rafa Nadal. I due, non sono riusciti a concedersi un’ultima vittoria insieme, soprattutto per merito degli avversari, Sock e Tiafoe, che hanno giocato un buon tennis, facendo il loro dovere in quanto professionisti.
Tuttavia, la sconfitta di Roger non è piaciuta a tanti dei suoi sostenitori, che hanno rivolto espressioni infelici nei confronti del malcapitato Frances Tiafoe sui social.
“Ti meriti il peggio“, “Ciò che hai fatto non è etico, non sarai mai né Federer né Nadal“, “Sei un bast**do“, “Complimenti per essere appena diventato il giocatore più odiato del circuito“. Questi e tanti altri i commenti da parte dei tifosi della coppia europea che non hanno accettato il fatto che Roger abbia perso l’ultima partita della sua carriera.
Spesso, Sock e Tiafoe hanno mirato al corpo degli avversari per cercare di ottenere un vantaggio nello scambio, costringendoli ad una risposta difficile. Si tratta di una tattica che nel doppio è molto utilizzata, poiché, giocando in due contro due, lo spazio per cercare un varco è molto più ridotto di quello che normalmente si ha nel singolare. Dunque, nulla di antisportivo, nulla di “anti-etico”, al contrario di quanto scritto dai cosiddetti “leoni da tastiera” nell’offendere lo statunitense.
La Laver Cup, lo ricordiamo, è un torneo ufficiale Atp, sebbene non si assegnino punti. Quindi è più che comprensibile che Tiafoe e Sock non si siano risparmiati neanche un minuto per cercare di guadagnarsi la vittoria per il loro team.
Peraltro, riprendendo le stesse parole di Federer, ciò che importava venerdì sera non era il risultato della partita, quanto, bensì, la festa che ci sarebbe stata al termine di essa per celebrare la fine della sua gloriosa carriera in compagnia di amici, colleghi, avversari e Tifosi che lo hanno accompagnato in tutti questi 24 anni di vittorie memorabili.
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