Oltre ad essere grandi amici, Nadal e Federer condividono lo stesso vizio a tavola: chissà che dopo l’ultimo match non festeggino a dovere.
Aveva fatto capire che sarebbe stato lui limitandosi ad un “sarebbe meraviglioso”. E meraviglioso, probabilmente, lo sarà. Perché il partner per quella che dovrebbe essere l’ultima partita nella carriera di Roger Federer sarà proprio il suo storico rivale, ma anche amico, Rafael Nadal.
Il rispetto, tra i due, non è mai mancato. E date le tante esperienze vissute insieme, evidentemente, il rapporto è diventato anche molto più stretto, pur con una rivalità sempre presente sul campo. Non tutti sanno, in ogni caso, che Nadal e Federer condividono la stessa passione per un alimento che in realtà gli sportivi dovrebbero limitare al minimo.
Federer e Nadal, “a braccetto” anche a tavola: il vizio che scombina le loro diete
“Sono fortunato, il mio metabolismo mi permette di non stare mai troppo attento“, ha confessato in un’intervista Federer. “Mi autoregolamento da me, soprattutto in certo periodi particolari, durante i tornei, se sono infortunato o ho un calo di forze”. Per questo, nella sua carriera ha potuto concedersi una vita non sempre ferrea: waffle con frutta fresca (o sciroppo d’acero), pasta con un po’ di sugo a pranzo, banana o barretta energetica a merenda.
In generale, nelle abitudini alimentari dello svizzero c’è molta frutta ed altrettanta verdura. Fino a 14 anni pare che sia stato vegetariano, poi la vita da atleta l’ha indotto a mangiare anche carne. Prima delle partite, inoltre, mangia un piatto di pasta poco condita. D’altronde, tra le altre cose, ha detto di adorare la cucina italiana. Alle volte, poi, si gusta anche del cibo indiano o giapponese.
Il suo punto debole, dal punto di vista calorico, è tuttavia lo stesso del suo amico Nadal, la cioccolata. Allo spagnolo, addirittura, la moglie è arrivata a doverla nascondere. E Federer, pur non essendo arrivato a tal punto, è stato onesto: “Se sei nato in Svizzera, non puoi non amarla. Adesso mangio anche quella fondente ma prima mi piaceva solo quella bianca. Poi sono passato a quella al latte”. Si dice, inoltre, che mamma Lynette gli prepari ogni anno, per il suo compleanno, una torta al cioccolato.
Per quanto concerne la cucina, poi, il suo legame con le specialità svizzere va ben oltre la cioccolata. Da ricordare ci sono il rosti, un piatto di frittelle alle patate, e la Bundner Nusstorte, una torta di mele originaria della Regione dei Grigioni. Sui piatti salati, anche, le idee sono chiare: “Il cordon bleu non può mancare e non posso non citarlo essendo una delle pietanze che preferisco ma anche il Zurcher Geschnetzeltes, carne macinata arricchita da una salsa ai funghi“.
“Cibo e bevande, sono fra le cose belle della vita, e voglio godermele, non cambierò proprio ora”, aveva detto una volta. Ed ora, senza tennis, potrà godersi anche qualche sgarro in più. Chissà, però, che dopo il doppio del suo ultimo match non festeggi con qualche dolce a base di cioccolata, magari con tutti i colleghi alla Laver Cup, Nadal compreso.