Carlos Alcaraz è il nuovo numero 1 e in molti lo paragonano già a Nadal, Federer e Djokovic. Ma lo spagnolo ha le idee chiare a riguardo.
Con la vittoria allo US Open, Carlos Alcaraz ha conquistato la prima posizione del ranking Atp. Lo spagnolo è stato autore di un percorso fantastico a Flushing Meadows, riuscendo a prevalere su qualsiasi avversario.
Il tennis espresso dal talento di Murcia è stato a tratti fenomenale, a tal punto che ormai sono in molti a considerarlo l’erede naturale non solo di Nadal, con il quale condivide la nazionalità, ma anche degli altri due Big Three, Federer e Djokovic. Se con il connazionale, ci possono essere alcune analogie sul tipo di gioco, con gli altri due una vera e propria somiglianza da questo punto di vista non c’è.
Ma di fatto, salvo clamorosi eventi, Carlitos rappresenta il futuro del tennis mondiale e con il ritiro di Roger e l’età di Rafa e Nole, ormai verso i 40, sarà lui, insieme a chi è un po’ da vedere, a riscrivere un nuovo capitolo di storia del tennis.
A questo proposito, però, il 19enne iberico sembra avere già le idee chiare, parlandone in occasione di un evento organizzato da BMW, marchio automobilistico, questo, di cui è diventato brand ambassador da poco.
Carlos Alcaraz tra Big Three e futuro
“Fin da piccolo sognavo di diventare numero uno e vincere il Grande Slam, ma ora voglio continuare a sognare e a raggiungere nuovi traguardi – le sue parole –. Il mio obiettivo è restare in cima alla classifica il più a lungo possibile ed essere sempre tra i migliori“.
Parlando di migliori, quasi scontato per Alcaraz dover parlare dei paragoni con i Big Three. “Non so perché mi paragonino ai Big Three – ha dichiarato –. Loro sono leggende e hanno vinto tutto. Io sono solo agli inizi. Tutto ciò non ha senso, io devo solo pensare a migliorare e lavorare per avvicinarmi a quei livelli“. Poi ha aggiunto: “Il tennis è in continua evoluzione, ci sono sempre novità e lavoro per migliorare”.
A proposito di evoluzione del tennis, nello stesso evento, a Carlos è stato chiesto chi sceglierebbe tra i giocatori della generazione attuale e di quella futura. E su questo tema non ha dubbi: “Scelgo Zverev e Sinner“.
Sul ritiro del 20 volte campione Slam, invece, ha detto: “È durato davvero tanto tempo. La cosa impressionante è che ha giocato così tanto e non si è mai ritirato in carriera. Io sono solo agli inizi e già mi sono ritirato una volta“.
Inequivocabile, dunque, il giudizio di Alcaraz su Roger Federer: “È un tennista che ha fatto da regalo a tutti gli appassionati di sport, non solo di tennis. Mi sarebbe piaciuto giocarci contro, ma non sarà possibile. Se non altro è sempre meglio di una sconfitta“.