Ivan Ljubicic ha parlato della sua esperienza da allenatore di Roger Federer, svelandone un retroscena. Le parole del coach.
È ormai il momento di dire addio al tennis professionistico per Roger Federer, che scenderà in campo per un’ultima volta alla O2 Arena di Londra in occasione della Laver Cup 2022, in programma dal 23 al 25 settembre.
Il campione elvetico aveva provato ad allenarsi per tornare a giocare un torneo Atp – il primo sarebbe stato quello di Basilea -, ma, alla luce delle recenti difficoltà, ha deciso di ritirarsi.
Sta quindi per concludersi la carriera di uno dei più grandi tennisti di sempre, in grado di conquistare 103 titoli, di cui 20 Slam, nonché di alzare sempre di più il suo livello di gioco, anche quando ormai tutti pensavano che non fosse più quello di un tempo.
Come quando conquistò i suoi ultimi Major, Australian Open 2017 e ’18, Wimbledon 2017. Ben tre titoli arrivati dopo il primo grave infortunio, e conseguente intervento, al ginocchio e un problema alla schiena che ne hanno influenzato il rendimento nel 2016. Per non parlare delle altre vittorie nei tornei Atp e la finale dei Championships nel 2019, poi persa contro Djokovic.
Insomma, tutti motivi, questi, che testimoniano la grandezza di “Re” Roger. Ma a proposito della sconfitta contro il serbo, Ivan Ljubicic, in un’intervista riportata Tennis World, ha svelato un retroscena su quel periodo della carriera dello svizzero.
“Quando ho iniziato a lavorare con Federer, il mio obiettivo era quello di aiutarlo a vincere uno Slam – le parole del coach –. Ne ha conquistati tre, quindi sono contento dei risultati che abbiamo ottenuto insieme“.
“È un peccato che i problemi fisici gli abbiano impedito di esprimersi al 100% negli ultimi anni della sua carriera” ha aggiunto. Poi l’annuncio: “Adesso posso dirlo: Roger non stava benissimo nemmeno quando ha raggiunto la finale di Wimbledon 2019“. Infatti, secondo Ljubicic, Federer “si allenava al 60-70% in quel periodo, doveva stare attento a non stressare troppo il fisico. Non era al top della forma“.
Nonostante i segnali fossero quindi evidenti già più di tre anni fa, Roger è riuscito comunque ad allungare la sua carriera fino al 2021. E se non fosse stato per gli ultimi problemi riscontrati durante la sua riabilitazione, chissà come sarebbe potuta andare. Ad ogni modo, il 20 volte campione Slam non avrebbe preso la decisione di ritirarsi da un giorno all’altro.
“Ovviamente, una decisione così importante non è stata presa all’improvviso – spiega Ljubicic –. Noi del team lo abbiamo saputo in anticipo“. Roger, infatti, “ha fatto questa scelta con grande serenità quando si è accorto che il recupero non stava andando per il verso giusto“. “Si ritira perché il suo fisico non gli permette più di essere competitivo come vorrebbe” ha concluso il suo ormai ex allenatore.
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