In attesa del suo rientro in Laver Cup, una frase in particolare ha acceso una discussione tra i fan sul ritiro di Djokovic.
È lapalissiano dire che il 2022 per Novak Djokovic non sia stato un anno semplice. Un anno partito, almeno per quanto riguarda i Grand Slam, con la detenzione in Australia e l’impossibilità di giocare l’Australian Open con un visto invalidato. E poi terminato con uno US Open non giocato, sempre a causa di norme relative al vaccino, obbligatorio per i viaggiatori stranieri che vogliono approdare negli Stati Uniti.
In mezzo, anche quattro Masters 1000 saltati, proprio in terra statunitense. Ne consegue che ora la classifica non gli sorrida poi molto, avendolo visto cadere al numero 7. Con il rammarico di alcune importanti occasioni perse, a 35 anni. Perché in fondo, quando ha potuto giocare, il serbo si è difeso egregiamente, vincendo – tra gli altri – i tornei di Roma e di Wimbledon.
Si pensava, inizialmente, che la situazione difficile potesse condizionare la sua resa sul campo, una volta rientrato. Invece così non è stato, almeno in parte. Nonostante questo, certamente, oramai l’età e quella che è, ma dalla Serbia sono arrivate parole davvero sorprendenti sul futuro dell’ex numero 1.
Djokovic ed i piani per il futuro: la previsione è sorprendente
Il 21 volte campione Major non scende in campo proprio dal giorno in cui ha sollevato il suo settimo titolo a Wimbledon, due mesi fa. Ed il suo rientro era atteso proprio in questa settimana, quando avrebbe dovuto difendere i colori della Serbia nel girone di Coppa Davis che si gioca a Valencia. Alla fine ha optato, però, per il forfait, dando priorità al matrimonio di suo fratello, in Montenegro.
A fare scalpore, però sono state le parole rilasciate da Goran Djokovic, zio del campionissimo, a The Pavlovic Today. Goran non infatti ha potuto esimersi dal fare una previsione sulla carriera del nipote, sostenuta proprio da quanto accaduto nel 2022: “Quello che gli è successo quest’anno, soprattutto in Australia, gli ha allungato la carriera. Invece di ritirarsi fra tre o quattro anni, adesso ha avuto più tempo per far riposare il suo corpo. Potrebbe giocare per altri cinque, sei anni“.
Quel del riposo fisico, in effetti, è un fattore da non sottovalutare. Ma dal punto di vista mentale è tutta un’altra cosa: perché Djokovic voleva presenziare a tutti gli eventi più importanti, e non ha potuto. Ora dovrà essere bravo a trovare da questa situazione, ancora una volta, le energie per ripartire. I fan lo attendono la settimana prossima, a Londra, per la Laver Cup (23-25 settembre), dove dovrebbero esserci anche Rafael Nadal, Roger Federer ed Andy Murray.